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martedì 14 ottobre 2014
mercoledì 8 ottobre 2014
“Colores”. Mostra personale dell'artista marchigiano Vittorio Amadio alla Camera di Commercio di Chieti – 7/20 ottobre 2014
A 15
anni dalla grande esposizione di “benvenuto al Terzo Millennio”,
realizzata in Spagna, a Barcellona, nel dicembre del 1999, Vittorio
Amadio intende ricordare e celebrare un momento che lo vide, unico
artista italiano, esporre le sue opere insieme con quelle di Josep
Maria Subirachs e di Pablo Picasso.
La
mostra di Barcellona (alla quale fece seguito una “personale” nei
locali del Camp Nou, il mitico stadio della squadra di calcio),
consacrò il pittore-scultore-incisore di Castel di Lama (Ascoli
Piceno) a livello mondiale e decine furono le mostre organizzate in
Europa e negli Stati Uniti. Per assurdo però, come accade agli
artisti mai soddisfatti di se stessi e del mondo intorno, Vittorio
Amadio decise di sospendere l'attività espositiva, di ridiscutere il
suo essere artista concedendosi un lungo periodo di studio e di
approfondimento che lo ha portato a riformulare il rapporto con le
tele, le carte, il legno, le pietre e ogni altro materiale utile a
dare sfogo alla sua incontenibile voglia d'arte. Vittorio Amadio ha
appena compiuto 80 anni, e all'alba della terza giovinezza ha voluto
fortemente fare la sintesi di dieci anni di studio su se stesso, sul
mondo e sull'arte realizzando la personale che la Camera di Commercio
di Chieti (ente patrocinatore della mostra) ospiterà nei locali
della Expo Room e della Bottega d'Arte da 7 al 20 ottobre p.v. Quello
dell'artista marchigiano vuole essere un viaggio all'interno del suo
modo di concepire l'arte fatto di gesti velocissimi, di impatti
violenti sulla tela, di nessun leziosismo gratuito, di una totale e
irrefrenabile libertà che non comprende paletti né etici né
estetici. Il catalogo della mostra (curato dal giornalista-scrittore
Massimo Consorti – autore tra l'altro della biografia di Carlo
Delle Piane), è la “guida” per seguire al meglio una mostra
divisa in gruppi di opere che vanno a comporre un universo pittorico
da vivere e guardare con lentezza.
La
presentazione della mostra, che ricordiamo è organizzata in
collaborazione con la Onlus “Camminando Insieme” di Chieti, si
terrà sabato 11 ottobre, alle ore 17.00, presso la Sala Cascella
della Camera di Commercio, mentre il “vernissage”, (inaugurazione
ufficiale della mostra alla Expo Room e alla Bottega d'Arte) sarà
alle ore 18.00. Nel corso del vernissage, è prevista l'esibizione
del giovanissimo violoncellista Emanuele Di Luzio (alunno
dell'Istituto Comprensivo n. 4, “R. Ortiz” di Chieti Scalo) e un
buffet offerto dall'organizzazione della mostra con degustazione del
vino delle Cantine Minnucci di Chieti.
Orari
e giorni di apertura
- martedì 7 ottobre, ore 17.30: apertura della mostra alla presenza dell'artista.
- sabato 11 ottobre, ore 17.00: Sala Cascella, presentazione della mostra
ore 18.00: Expo Room-Bottega d'Arte, vernissage
La
mostra sarà visitabile tutti i giorni
Mattina:
ore 10.30/12.30
Pomeriggio:
ore 16.30/20.00
Aperto
il bookshop nelle stesse ore della mostra
giovedì 2 ottobre 2014
Lehrer Merkel
Eccola
la nostra maestra della prima elementare. La signora Elia puniva, ma
con dolcezza. E poi era bella nel suo grembiulone nero che sapeva di
lavanda. Quando si sporcava un po' di gessetto, con un tocco lieve di
due dita spazzolava via la polvere. E tornava la nostra maestra di
sempre, quella della prima, innocentissima cotta infantile. Invece
ecco la “lehrer” tedesca, la maestra che nessuno vorrebbe mai
perché a distanza di anni procurerebbe incubi da notte di tregenda.
Si chiama Angela e qualcuno sarebbe tentato di supporre che in
qualsiasi momento due ali argentate potrebbero spuntarle e
arricchirle le spalle leggermente curve. Al contrario della maestra
Elia, lehrer Merkel non punisce con dolcezza ma con il
frustino del nostro maestro di quarta, pirla manco a dirlo e violento
come Chen. E poi è un'incontinente. Fa cazziate da coattona a Jospin
(che è sfigato di suo) e gli ricorda con piglio teutonico che
“bisogna fare i compiti”. La maestra Elia, se non facevamo i
compiti ci diceva “li correggerò domani”. Lehrer Merkel
non intende aspettare il 2017, per cui i compiti occorre farli subito
altrimenti... tottò sul culetto. Lei, che non profuma di lavanda ma
di Paulaner, prende il telefono e senza averne alcun ruolo, ricorda a
Putin che deve mantenere i patti, che è poi come fare i compiti. Non
soddisfatta, telefona a Obama per dirgli che non deve più
intercettare le sue telefonate altrimenti dichiarerà guerra
commerciale agli USA. Angela è una e trina. Sbuca dappertutto come
fosse una santa invasata affetta da bilocazione ossessiva. L'Europa è
casa sua e se qualcuno prova a ricordarle che non è così, arrivano
i giannizzeri del rigore a ricordarlo urbi et orbi. Questa Europa non
ci piace, ma dirlo o scriverlo, non serve a niente.
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