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mercoledì 12 novembre 2014

Assoluzioni a gogò. Dopo Ruby, Cucchi, la Commissione grandi rischi all'Aquila, tocca a Iovine e Bidognetti...

Ricordate #enricostaisereno? Oggi si potrebbe cambiare in #silviostaisereno, perché la convinzione che si voti a primavera del 2015 si fa ogni giorno più solida e documentata. Da cosa? Dal fatto che Matteo e i suoi ripetono continuamente, fino allo sfinimento, che si voterà nel 2018. Detto ciò, una celia come tante, dobbiamo dire di essere rimasti particolarmente colpiti da una frase detta ieri sera a Ballarò da Roberto Saviano. Alla domanda di Giannini: "Tornerai a vivere in America?", Saviano ha risposto: "Tu vivresti in un paese che assolve Iovine e Bidognetti?" I soggetti testé citati, sono due emeriti assassini certificati dalle sentenze di condanna al 41 bis. Gente che di sparare in faccia ai concorrenti e agli inquirenti non si è mai fatta scrupolo. Uno si è perfino pentito e oggi gode di tutti i privilegi di cui usufruiscono i collaboratori di giustizia. Processo strano, quello contro i boss che avevano minacciato pubblicamente di morte Roberto Saviano e Rosaria Capacchione. Strano perché è stato condannato solo Michele Santonastaso, l'avvocato che in aula aveva letto il biglietto d'amore profondo di Iovine e Bidognetti ai due giornalisti. In poche parole, a pagare è stato un lettore e non l'autore materiale della minaccia, come se tutti i lettori di Fabio Volo o Luciana Littizzetto dovessero essere etichettati di idiozia mentre gli autori resterebbero i fighi che sono. E allora è comprensibile che Saviano se ne vada a vivere in America. Anzi, di più, perché se come lui potessimo farlo, prenderemmo il primo aereo utile. New York in questo periodo è stupenda.

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