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venerdì 10 marzo 2017

Cornetto&Cappuccino. Contro l'alcol? Mi ubriaco


In Italia siamo bravissimi a schierarci violentemente contro il divorzio dopo aver avuto tre famiglie e una barca di figli. Così come combattere accanitamente contro l'aborto e ritrovarsi con la figlia che l'ha fatto non una, ma due volte, in Svizzera. Poi ci sono quelli che lottano contro le droghe leggere e hanno l'armadio del loro ufficio ministeriale pieno di cocaina perché l'eroina la lasciano a casa. Parliamo di quelli che si battono da sempre contro la prostituzione e vengono beccati (perché vittime di infarto), in infime camere d'albergo. L'Italia è insomma il Paese del tutto è lecito purché non si sappia, se non ci credete chiedetelo al vostro confessore. Ormai contro gli ipocriti, i parrucconi incipriati e i sepolcri imbiancati abbiamo scritto fiumi di parole, e proprio come i Jalisse, siamo scomparsi nel flutto maledetto dell'onestà intellettuale. Quindi, quando queste cose accadono, il nostro atteggiamento è quello di chi ci guarda e dice, “Tutto qui?”, un sano distacco.
Ma in Belgio no, per favore. Gli ipocriti inossidabili sono da queste parti, nel Paese delle meraviglie berlusconiane, nell'arena giocosa del Circo Barnum tricolore.
Eppure, nel paese del cioccolato e delle birre trappiste, c'è una signora che si chiama Marie-Martine Schyns e fino a ieri era accreditata come uno dei politici dalla futura, luminosa carriera. Di professione insegnante, la trentanovenne signora Schyns, ministro dell'Educazione della Comunità Francofona, è diventata famosa per la sua battaglia, da crociata riccardocuordileonesca, contro l'alcol.
Per combattere i gradi delle mefistofeliche bevande, Marie-Martine ha fatto di tutto, c'è mancato solo che si mettesse a seno nudo e protestasse davanti i pub, ma l'appartenenza al partito di ispirazione cattolica l'ha dissuasa.
Siccome quando si tratta di “piacere” il demonio ci mette non solo la coda ma anche l'accanimento, la ministra è stata fermata due volte dalla polizia stradale, e indovinate che reato le hanno contestato? Guida in stato di ebrezza.
Purtroppo contro l'etilometro la signora Schyns non ha potuto far nulla. Solo confessare, tra lo smarrito e il pentito: “Non posso farci nulla, ho un debole per la birra”.
Il fatto è che prima di lanciarsi lancia in resta contro i mali della società, occorrerebbe guardarsi un attimo allo specchio e tirare una fiatata nell'etilometro. Il resto, caro Giovanardi, è noia.




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