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venerdì 17 marzo 2017

Cornetto&Cappuccino. FI e PD, Stanlio e Ollio, Cip e Ciop


FI e PD, Stanlio e Ollio, Cip e Ciop

Dalle mie parti c'è un detto popolare che suona pressappoco così: “Siete come i ladri di Pesaro”.
La storia racconta che i signori di cui sopra, di giorno litigavano ferocemente, si prendevano a bastonate, se ne facevano e dicevano di tutti i colori. La notte, però, accomunati da un senso fortissimo di comunità, andavano a rubare insieme dimenticandosi di tutto.
Leggendo le cronache parlamentari di questi giorni, soprattutto quelle relative alle votazioni di sfiducia di Luca Lotti e di Augusto Minzolini, chissà perché l'adagio popolare si è riaffacciato alla memoria, che sarà pure senile ma che, accuratamente e quotidianamente oliata, funziona alla grande.
Salvo io che salvi tu, siamo arrivati al punto in cui la decadenza del sciur Augusto, condannato da un tribunale della Repubblica, in Senato non vale.
Lì, in quel luogo, contano i voti dei colleghi che, a seconda degli schieramenti e senza prendere minimamente in considerazione i capi d'accusa, decidono autonomamente di assolvere o condannare, poi qualcuno si lamenta se oggi furoreggia il termine “casta”. L'ex direttore del TG1, felice come una pasqua, ha però detto che si dimetterà lo stesso, magari a settembre, il giorno dopo aver maturato la pensione.
Il caso di Luca Lotti è diverso. Manovraccia strumentale dei FiveStars, la mozione di sfiducia ai suoi danni non ha ancora basi giuridiche certe, siamo ai “si dice” e, nonostante l'antipatia congenita del braccio destro del fu Matteo, onestamente non ce la saremmo sentita neppure noi di votare a favore della sfiducia.
Tanto labile e sottile è il concetto dell'avviso di garanzia, che perfino Mister Honestà ha detto che non è conditio sine qua non per dimettersi da qualsiasi posto si occupi. Peccato che, come sempre, in Italia ognuno interpreti le leggi come meglio gli aggrada e a seconda del vento che tira.
La coerenza, come sappiamo, è una gran puttana e proprio perché protagonista del mestiere più vecchio e nobile del mondo, a volte ci dimentichiamo che esiste.
La coerenza non significa cambiare idea quando si vuole, significa condurre un'esistenza contraddistinta da valori che possono essere positivi o negativi che si portano avanti dalla nascita alla morte. Nessuno mai potrà accusare Hitler di incoerenza. Mussolini sì, ma lui era italiano.



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