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venerdì 31 marzo 2017

Cornetto&Cappuccino. La carne è debole. I medici, a volte, di più. Le perversioni sessuali “in”



La carne è debole. I medici, a volte, di più. Le perversioni sessuali “in”

Le devianze sessuali sono all'ordine del giorno, tanto che sembra che il famoso “famolo strano” rientri ormai a pieno titolo nella prassi quotidiana di questa società da impero in decadenza.
Ce ne sono di tutti i tipi. Sotto, nella norma, e sopra le righe le devianze legate al sesso fanno notizia solo per i nomi spesso impronunciabili che la scienza psichiatrica affibbia loro. A parte le più vergognose, tra le quali spicca la pedofilia, le altre potrebbero tranquillamente essere inserite nella guerra alla noia che il sesso fatto in modo tradizionale si porta appresso. Per commentare questa notizia (ne parliamo fra qualche riga), siamo andati a documentarci su un giornale femminile, soprattutto per capire quali siano oggi le perversioni più gettonate e, inutile negarlo, qualcuna ha turbato anche noi vecchi lupi di mare.
La sitofilia, ad esempio, è la passione per i giochi erotici a base di cibo. Ora finalmente sappiamo che fine ha fatto quella famosa zucchina lasciata sul tavolo. La maieusofilia è l'eccitazione per le donne in stato di gravidanza, considerato però che i mariti in quel periodo ricorrono alle cure di amanti meno ingombranti, potrebbe non essere male. La ierofilia è la più curiosa; lo sapete che c'è qualcuno che si eccita a contatto con gli oggetti e le immagini sacre? Ora lo sapete. Il branding è già più doloroso, si tratta di marchiare a fuoco il sottomesso per stabilirne l'appartenenza. La crematistofilia è l'eccitazione che si prova per i rapporti a pagamento. Insomma, uno beccato in compagnia di una prostituta può sempre dire di essere malato. Quella più divertente però è la onirofilia, che non è altro (lo dice la parola stessa), che il sesso fatto con persone addormentate magari perché da sveglie sarebbe impossibile. Continuiamo con la dismorfofilia, l'attrazione folle per le persone deformi, obese, anoressiche e quelle con gli arti amputati. Ultima, ma solo perché il magazine femminile non ne cita altre, la ospressiofilia che non è altro che l'eccitazione (sic!) per gli odori sgradevoli. La rivista specifica che questa particolare perversione deve essere condivisa con il/la partner, altrimenti le conseguenze potrebbero essere disastrose.
Dopo questa dotta introduzione, passiamo alla notizia che ci interessa.
A Roma, un medico è finito ai domiciliari perché accusato di abusi sessuali su alcune pazienti, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minori. Il dottore trentottenne, del quale La Repubblica fornisce solo le iniziali, è L.E.A e avrebbe abusato delle sue assistite durante le sedute di cavitazione medica, tecnica usata per ridurre il grasso corporeo. Ora non sappiamo se il dottore abbia allungato le mani prima o dopo la cura, quello che sospettiamo è il fatto che quel liquido giallognolo costituito da grasso puro, che passa dal tubicino inserito nel corpo e termina la sua corsa in una tanica di plastica per rifiuti organici, lo abbia eccitato fino alle conseguenze estreme. 
In questi giorni ci stiamo rendendo conto che uno va dal medico per curarsi e invece finisce, quando va bene, sotto il treno (eufemismo) di perversi a tutto spiano.
Uno, a Milano, si diverte a spezzare femori per allenamento, un altro, a Roma, raggiunge l'orgasmo alla vista del grasso.
Ma non è che alla fine i malati non siamo noi ma coloro che dovrebbero curarci?




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