Translate

giovedì 9 marzo 2017

Cornetto&Cappuccino. Lucrare sui malati terminali e farsi la barca


Lucrare sui malati terminali e farsi la barca

Succede dappertutto. In quasi tutti i Paesi del mondo la sanità è una mucca da mungere a più non posso. Ricordate le quote latte dei leghisti? Ebbene, quello che sta accadendo, e che le cronache dei giornali riportano puntualmente, è uno scandalo doppiamente schifoso. Il primo schifo è che si truffa l'ente pubblico, quello che si tiene grazie ai soldi dei contribuenti. Il secondo schifo riguarda una sfera più intima, personale, quella che fa capo all'etica civile che ciascuno di noi dovrebbe tenere nel massimo conto. Se guadagni un fottio di moneta con l'appalto per un tronco autostradale, le reazioni della gente sono sempre composte e la voglia di mettere mano al forcone è relativa. Se lucri invece sui malati terminali di cancro, la reazione rischia di farsi più violenta, quasi da ghigliottina e, dare torto a chi lascia andare la mannaia, è di un difficile da far accapponare la pelle.
Istituto Tumori Pascale di Napoli, un centro medico conosciuto e stimato. Ebbene, la Guardia di Finanza ha scoperto che il primario, Francesco Izzo, aveva costituito con la moglie una società che vendeva apparecchiature elettromedicali per i malati di tumore. Non solo, aveva fatto passare i suoi prodotti come gli unici in grado di sostenere alcuni tipi di servizio. Ognuno, si sa, magnifica le doti di quello che vende ma in questo caso, il bollino di qualità sulle macchine impresso dal primario, permetteva di saltare le gare d'asta.
La conseguenza era che i prodotti della società venivano regolarmente acquistati dall'ospedale privatamente e non a seguito di gara d'appalto.
Si scopre così che le operazioni di cui sopra avevano bisogno dell'avallo del direttore generale della Asl; conseguenza, arrestato anche lui. Elia Abbondante è il suo nome, come a dire, nel nome c'è già scritto il destino.
Complessivamente, l'inchiesta che ha visto protagonista ancora una volta il giudice Henry John Woodcock, ha portato in manette sette persone, tutte quelle che hanno scambiato i malati di tumore per slot machine.
La speranza è che il dottor Izzo non si sia fatto la barca, magari battente bandiera croata. Allora sì che al danno seguirebbe la beffa, visto che non si sono ancora riscontrati casi di tumori terminali nei merluzzi.




Nessun commento:

Posta un commento