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mercoledì 15 marzo 2017

Cornetto&Cappuccino. Magia e santoni a Torino. Tira più un pelo...



Magia e santoni a Torino. Tira più un pelo...

Pape Satàn, pape satàn aleppe! Una frase composta da tre sole parole, resa celebre da Dante Alighieri che la mette in bocca a Pluto all'inizio del Canto VII dell'Inferno, è l'incipit migliore per iniziare a bere il nostro cappuccino del mattino, in compagnia di maghi e creduloni.
Il fatto è che da una parte la crisi, il lavoro che non si trova, il doversi comunque arrangiare per portare il pane a casa, la voglia di protagonismo e, come in questo caso, di sesso non a pagamento, dall'altra le speranze deluse di persone che seguono quotidianamente Uomini e donne, guardano i reality, piangono con Barbara d'Urso e invidiano i vip, creano quel famoso corto circuito mentale che consente ai furbetti da quattro soldi di entrare nelle vite degli altri e farne scempio, e ai creduloni di subire passivamente ogni tipo di nefandezze.
Torino è città famosa per l'aria da esoterismo spinto che si respira nelle sue vie, nei suoi palazzi, nella stessa struttura urbanistica. Girare una thriller fiction a Torino assicura già un discreto successo a chi la interpreta e produce. Dario Argento, innamorato perso della città, ha girato nel capoluogo piemontese molti dei suoi film, da Quattro mosche di velluto grigio a Suspiria a Profondo Rosso.
Non sconvolge più di tanto, quindi, la storia di Paolo Meraglia, professore in pensione, santone in piena attività, e quella di due suoi complici, il 73enne Biagino Viotti e un giovane 19enne la cui madre (dicono) assisteva ai riti di purificazione. Il trio, che doveva essere parecchio infoiato, agiva su ragazze con problemi e, con invocazioni, strani maneggi, l'uso di qualche sostanza agevolatrice di perdita di freni inibitori, le stupravano senza vergogna. 
Il filmato hard che giravano, serviva essenzialmente come strumento di ricatto utile a costringere la vittima a darsi ancora, ancora e ancora.
Se non fosse ad alto tasso drammatico per le vittime, questa storia sarebbe adattissima per la stesura di un trattato di psico-sociologia. 
In una qualsiasi grande città del mondo vive gente disperata che, pur di trovare un momento di sollievo da una vita pesante e grama, le tenta tutte, anche quella di mettersi nelle mani di un santone che con la scusa di guarirti, approfitta di te fino a sfinirti. E poi, a 69 e 73 anni chi, se non il diavolo e una pillola blu possono darti la forza di andare con una minorenne?

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