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mercoledì 17 maggio 2017

Cornetto&Cappuccino. Ma quanti bei segreti, Madama Dorè

Il governo Trump

Ma quanti bei segreti, Madama Dorè

In Italia i segreti e i complotti sono esistiti da sempre (e non hanno nessuna intenzione di morire). Le stanze vaticane, così come i palazzi della politica, hanno rappresentato la summa del vizio nostrano di nascondere la polvere sotto il tappeto, per la gioia infinita degli acari e la disperazione delle allergie. Sembra quasi che noi italiani non possiamo fare a meno dei complotti e quando non ci sono, li inventiamo di sana pianta. Pensiamo per un attimo a due figure “colossali” della nostra Repubblica, a due giganti della politica italiana, a due padri della patria, insomma, a Titti e Gatto Silvestro: Giulio Andreotti e Francesco Kossiga. Eccoli gli esempi insani di chi, avuto un segreto svelato (o creato di persona personalmente) lo porta con sé fin dentro la tomba. Pensiamo, sempre per un attimo, ai rapporti di Andreotti con la massoneria di Licio Gelli e con la mafia, con Salvo Lima, con i cugini Salvo, con Vito Ciancimino, con Totò “u curtu” e ricordiamo la sfinge che era durante il processo di Palermo. Insomma, un vero uomo di tutto rispetto, un senatore tutto d'un pezzo che piuttosto che parlare, preferiva essere bruciato sul rogo. E Francesco Kossiga, depositario e teorico della strategia della tensione in Italia, fedele custode dei segreti di tutti gli attentati terroristici, abile a inserire nelle pagine di storia sia il terrorismo nero che quello rosso, il creatore di Gladio e il negazionista del forte senso eversivo che Gladio aveva nella sua struttura. Sono morti senza che una parola trapelasse, che un documento secretato venisse fuori, che l'affaire Moro venisse finalmente chiarito nelle sue pieghe più nascoste. Ecco, l'Italia ha avuto due grandi teorici dell'omertà mentre gli Stati Uniti, gli esportatori armati della democrazia nel mondo, hanno Donald Trump.
Succede che Mr. President, saputo dall'intelligence israeliana dei possibili attentati in volo grazie all'uso dei notebook e degli Ipad, alla prima occasione utile lo abbia raccontato all'ambasciatore di un paese che della democrazia non è propriamente depositario, la Russia. Il ministro degli esteri Lavrov stentava a crederci. Il presidente della più grande potenza mondiale, gli stava rivelando un dato segreto e sensibile, una notizia che, rivelata, avrebbe messo in allarme l'Isis e bruciato l'eventuale talpa che aveva fornito la notizia a Israele. Dicono che lo abbia fatto per la sua immensa vanagloria, per far capire a Lavrov che era in possesso di notizie che lui (e Putin) non poteva neppure immaginare. Resta il fatto che mezzo mondo, Europa in testa, sta decidendo in queste ore se condividere con gli Usa dati sensibili sul terrorismo oppure, visto il colabrodo con cui hanno a che fare, tacere. Non solo, essendo ignorante come una capra, all'indomani del siluramento del capo dell'FBI, James Corney, lo minacciò di non rendere pubbliche le registrazioni dei loro colloqui, avvalorando l'ipotesi che Trump abbia tentato fine alla fine, di bloccare l'indagine sul Russiagate.
Questo presidente, che sarà pure stato eletto dal popolo ma il popolo non sempre ci azzecca, si sta dimostrando uno sprovveduto senza confini, un personaggio che fa di tutto per abolire l'Obamacare salvo poi ammettere che la sanità è un grandissimo problema. Trump è l'uomo del tutto e del suo contrario, se non fosse che nella sua vita ha letto solo Topolino, ci sarebbe da chiedersi se non abbia mutuato da Silvio il suo modo di fare politica. Ma il Silvio nostro, almeno Erasmo da Rotterdam lo ha letto, anche se un solo testo e a puntate, come le sue fiction.



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