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lunedì 5 giugno 2017

Cornetto&Cappuccino. “Bullo è bello”. Ma quando mai!


Bullo è bello”. Ma quando mai!

Se c'è un fenomeno ormai globalizzato che ha un potere altamente urticante, è il bullismo. Tanti contro uno o una, è diventato un refrain giocato su una sola nota, la violenza che implica anche il sottoconcetto di sopraffazione insito, appunto, in quello di violenza. C'è da dire che esiste da sempre. Io, ad esempio, ne sono stato vittima e non ho più, purtroppo, dodici anni. Non ero diverso, nel senso che oggi si dà al concetto di “diversità”. Ero fragile, magro come un chiodo, incapace di fare a botte preferendo leggere e suonare la chitarra. Non facevo parte del branco e il branco me la faceva pagare infilandomi la testa nella neve. Due, soprattutto, ce l'avevano con me e senza una ragione che fosse una. Poi siamo diventati amici, ma è restato quel sentimento di diffidenza che me li ha fatti sempre considerare violenti e pure un po' idioti. Forse avevo un carattere diverso o forse ero semplicemente più forte ma il pensiero di suicidarmi non mi sfiorò mai, come quello di dirlo al maestro o al parroco. Oggi le cose sono profondamente cambiate. Se non giochi ai videogames o non frequenti i tuoi amici preferendo le amiche, e se non dai e ricevi spintoni o non sei disposto a dare prove di forza sei considerato un debole e come tutti i deboli, devi essere “educato”. È quanto accaduto a Ivan (nome di fantasia ma storia vera), che è assurto agli onori della cronaca nazionale con un tema nel quale denunciava quanto stava accadendo fra lui e i suoi presunti amici. In questo tema, che potete leggere cliccando qui, il ragazzino di un paese del Centro Italia ha descritto quello che gli stava accadendo e la sensazione di impotenza che una situazione insostenibile gli stava procurando. Il fatto positivo è che l'insegnante, colpita dal racconto di Ivan, gli ha dato un bel 10 e ha chiesto al ragazzo di leggerlo in classe, a voce alta. Al termine della lettura, che possiamo immaginare quanta sofferenza si sia portata appresso, alcuni dei suoi amici violenti gli hanno chiesto scusa ma non tutti, perché si sa, i duri sono e rimarranno sempre duri. Come gli imbecilli che, al contrario dei panda, non saranno mai una razza in via di estinzione (purtroppo).



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