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venerdì 16 giugno 2017

Cornetto&Cappuccino. Che fatica fare i populisti!


Che fatica fare i populisti!

In un Paese meno fantasioso del nostro, fare il mestiere del populista è facile. Prendete ad esempio Nigel Farage. È un ignorante a trama grossa, ma talmente grossa che i suoi connazionali hanno capito immediatamente che era un bluff e lo hanno buttato fuori dal Parlamento. Raggiunto grazie alla stupidità di un certo David Cameron, che ha indetto il referendum Brexit fino a rimanerci sotto, il suo obiettivo massimo, Nigel Farage si ritrova oggi senza lavoro. Non può più fare il parlamentare europeo, perché dall'Europa è fuori, non può fare il parlamentare inglese, perché gli inglesi non l'hanno rieletto. Ma quella è l'Inghilterra, mica pizza e fichi. Trump, il narciso-populista Donald, è diventato presidente degli Stati Uniti ma rischia di essere messo già sotto impeachment che manco il Nixon peggiore. Se la faceva con i russi i quali, increduli, gli hanno perfino dato una mano in campagna elettorale. Ma l'Italia è cosa difficile, complicata e anche un po' schizofrenica. Nel Paese dei solisti a ogni costo, correre dietro alla pancia della gente deve essere di un difficile mostruoso, da CED fantascientifico, una cosa che avrebbe fatto diventare scemo anche lo Stanley Kubrick inventore di HAL9000, quello che si rifiutava di aprire le porte. Non deve essere un caso che Salvini, Grillo e il querelatore temerario Di Maio, che con 2001 Odissea nello spazio sono cresciuti, oggi hanno la stessa tentazione di HAL, chiudere tutte le porte e morire nel nostro splendido isolazionismo italiota. Quello che è successo ieri in Senato (e fuori), rappresenta visivamente lo specchio del nostro Paese. Una gazzarra da avventori di Bar Sport ubriachi dentro, una manifestazione di decerebrati fascisti fuori, ma uniti tutti dalla stessa parola d'ordine: dagli al negher (meglio se bambino così non si può difendere). E se da una parte i leghisti e i casapoundini hanno fatto quello che tutti si aspettavano, dall'altra il silenzio dei Fivestar ha fatto più rumore di una intera foresta che cade. E tutto ciò ha una spiegazione. Nottetempo, presso la Casaleggio Associati, gli analisti hanno fatto visita a Rousseau che, tranquillo, stava proseguendo nella sua elaborazione dei dati sensibili degli italiani microchippati. Tra una schermata e l'altra, è venuto fuori che agli italiani i negher stanno sulle palle e allora, è partito l'ordine ai senatori di astenersi sullo Ius Soli, una battaglia di civiltà e umanità che i vescovi italiani (con una coerenza cristallina) hanno abbracciato fin dall'inizio. Ora, con quale faccia Grillo potrà ripetere di essere il novello San Francesco? Che fosse un populista-malpancista lo sapevamo, ma che fosse diventato un farfallone cazzaro proprio no. Avevano ragione i miti frati di Assisi: “Piano con San Francesco, siamo seri per favore”.



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