Dimenticare la moglie e prendersi del cretino
Quante
volte è successo di dimenticare, nell'ordine: le chiavi di casa,
della macchina, dell'ufficio, della dependance, della barca, del
trimarano, di cancellare l'ultimo sms dell'amante, di fare il backup
del pc, di cancellare la cronologia delle pagine di Internet per
nascondere la visita notturna su PornHub, il compleanno della
suocera, l'anniversario di matrimonio, il ricevimento dei professori
a scuola del figlio, il dovere coniugale del sabato sera, l'ombrello
quando spiove, il portafogli a casa, il quaderno con l'ultimo
compito, il numero di telefono e così via fino ai calzini ai piedi e
la cravatta al collo? A tutti capita di dimenticare qualcosa. I ritmi
della vita moderna sono talmente elevati che le idee e i pensieri si
accumulano, diventano una massa magmatica e deforme e il cervello va
in tilt. Siamo capaci di dimenticare lo smartphone nonostante quella
telefonata importantissima che stiamo aspettando da un mese,
nonostante le notifiche di Facebook che si susseguono con quel
cinguettio che alla fine spacca i cabasisi. Al culmine della
sbadataggine siamo perfino capaci di dimenticare i figli in autogrill
salvo farci perdonare con un gelato. Ma la moglie no, la consorte non
si può perché quando e se dovesse accadere, se tutto va bene, sentiremo darci del cretino. È quanto accaduto a una coppia non più
giovane dalle parti di Chieri, nel Piemonte astigiano. I due, in
visita in motocicletta a un mercatino di Moncalvo d'Asti, avevano
deciso di prendersi una giornata di totale relax. Caschi in testa,
erano partiti di prima mattina per godere della brezza e dei profumi
delle vigne. Al ritorno, forse la prostata gioca brutti scherzi o
forse per godersi un gelato, si sono fermati e poi sono ripartiti o
meglio, è ripartito il marito. Dopo 40 chilometri, il poveretto si è
reso conto che alle sue spalle la moglie non c'era più. Colto dal
panico e convinto di aver spiaccicato la consorte sull'asfalto, si è
fermato e con la voce rotta dal pianto, ha chiamato i carabinieri. I
militi dell'Arma sono prontamente accorsi sul posto e hanno percorso
all'incontrario la strada fatta dalla coppia. La ricerca è terminata
quando, pensiamo con una risata fragorosa, hanno visto la moglie con
le braccia conserte e il piede che batteva nervosamente sulla strada,
attendere il ritorno del marito al quale, grazie a un cellulare
avuto in prestito, aveva telefonato urlando frasi irripetibili.
Rivolta ai Carabinieri la signora, dopo aver detto le peggiori cose
al marito, ha mormorato: “Scusatelo, è proprio un cretino”.
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