Non
c'erano i russi, non c'erano gli americani, non c'erano i cinesi. La
più grande manifestazione per la libertà organizzata dopo la fine
della seconda guerra mondiale, ha “pianto” le assenze dei
potenti. Gli altri c'erano tutti o quasi, mancavano gli emiri però
giustificati perché sono loro i principali finanziatori del terrore
islamico. Mancavano i russi perché marciare per la libertà, e per
quella di informazione soprattutto, a loro prende male. I giornali
dissidenti li fanno chiudere, i giornalisti dissidenti li tacitano
con un colpo di pistola in faccia. Mancavano i russi perché se
pronunci “Crimea” loro si indispettiscono e guai a molestare
l'orso. Mancavano gli americani perché da un po' si sentono
tutti sniper come se il mondo fosse un immenso bersaglio e loro i
tiratori scelti in grado di far secca una mosca a cento chilometri.
Mancavano i cinesi perché per loro la libertà di informazione
semplicemente non esiste e se provi a scrivere freedom su un blog ti
arrestano nel giro di tre minuti, il tempo di rintracciarti. C'era
Netanyahu ma solo perché erano stati colpiti cittadini ebrei,
altrimenti se ne sarebbe rimasto a rimirare il suo muro preferito,
dimenticando che tutto questo casino ha un'origine e si chiama
“questione palestinese”. C'erano tanti leader a Parigi ma a
brillare perché non c'erano sono state loro, le grandi potenze
mondiali.
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