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martedì 5 agosto 2014
Saltano i prepensionamenti. I frenatori dell'Italia si' bella e perduta
Li hanno chiamati in tutti i
modi: burocrati, grand commis, boiardi, gabellieri ma il loro
compito, fondamentalmente, è quello di frenatori della vita della
Repubblica Italiana. Figli come siamo della burocrazia fascista,
questo paese si trova impigliato in una giungla di leggi, leggine,
ordinanze e regolamenti che farebbero impazzire chiunque. Chi ne esce
alla grande sono loro, i “ragionieri” dello Stato, quelli che
nella selva oscura della legislazione italiana, vanno avanti come
gatti grazie alla luminescenza degli occhi. Questa Pubblica
Amministrazione è irriformabile semplicemente perché è figlia di
se stessa. Non ha né padri né madri ma solo il vezzo, immoto nel
tempo, di ripetere ad libitum la frase stampata a caratteri cubitali
alle spalle delle loro scrivanie: “I politici passano noi no”. E
lo sanno tutti coloro che hanno provato a far rientrare i boiardi
nella normalità della governance. Perfino Berlusconi, che era
partito con l'intenzione di riformare l'amministrazione dello Stato
avendo a disposizione numeri parlamentari da fantascienza, alla fine
ha dovuto soccombere di fronte al muro di gomma di una burocrazia che
non lascia spazio a nessuno. Badate bene, è una diceria che per i
boiardi due più due fa quattro. A seconda di chi si trovano di
fronte potrebbe anche riportare tre, o due e tre quarti, o quattro
meno meno. La loro forza sta proprio nell'abilità mostruosa che
hanno di districarsi nelle migliaia di leggi che regolano la vita di
un italiano medio, perché per quelli superiori alla media è
possibile tutto, ad esempio non farsi notificare le cartelle di
pagamento dall'Agenzia delle Entrate. Pensate un po', ci sta
sbattendo ferocemente (roba da qualche decina di punti di sutura in
faccia), anche Matteo Renzi il quale, animato dalla voglia giovanile
di svecchiare la classe dirigente di questo paese, si è visto
costretto a ritirare provvedimenti che il suo stesso governo aveva
varato. Così quattromila insegnanti pensionandi resteranno al loro
posto di lavoro, e decine di medici e professori universitari
continueranno a baroneggiare. L'Italia è da rifondare. Lo diciamo da
tempo immemorabile. Ma poi, se anche un FiveStars va a fare il
sindaco ed è costretto ad accendere l'inceneritore che avrebbe
voluto distruggere, una domanda dovremmo porcela: come può la politica
riformare la pubblica amministrazione se non riesce a riformare se
stessa?
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