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venerdì 11 luglio 2014
Morire a 14 anni per incuria. Insopportabile
Se muore Salvatore Giordano, un
ragazzino di quattordici anni, per il crollo del cornicione di un
monumento storico, la prima considerazione che una persona
normodotata fa è “questo paese sta cascando a pezzi”. Poi, anche
per un minimo di rispetto per i genitori del ragazzino che prima di
morire è riuscito a scansare due amici, si pensa “speriamo che i
colpevoli paghino”. Infatti sono partiti 44 avvisi di garanzia ai
soliti pesci senza pinne e boccheggianti per mancanza di ossigeno, le
solite mezze seghe che pagheranno (poco, pochissimo, quasi nulla),
per responsabilità che non sono assolutamente loro. Sono anni
infatti che vediamo crollare i monumenti italiani senza che nessuno
ci abbia messo una pezza. Sandro Bondi addirittura, lo fecero dimettere da
ministro per i crolli di Pompei. Bondi di suo non c'entrava una mazza
ma il suo padrone sì. E c'entrava parecchio anche quel genio
dell'economia creativa che risponde al nome di Giulio Tremonti, che
Raffaello, Giotto e Leonardo gli possano apparire in sonno per
molestarlo fino alla fine dei suoi giorni! Gli statisti del governo
Berlusconi, così indaffarati nel tenersi buoni i preti che votano,
per anni hanno destinato i fondi dell'8 per mille di spettanza dello
Stato al recupero delle chiese, degli oratori, delle basiliche e dei
duomi sparsi in tutta Italia. Ma possibile che nessuno ha mai fatto
caso che dopo un terremoto le chiese (quelle di proprietà del
Vaticano naturalmente) venivano recuperate nel giro di pochi mesi
mentre le altre, gli edifici civili, i monumenti dello stesso Stato
andavano in rovina? In venti anni, i berluschini hanno fatto scempio,
oltre che delle coscienze e delle intelligenze degli italiani, anche
di un patrimonio unico al mondo, tagliando fondi non solo alla
cultura e alla scuola pubblica ma anche ai musei, ai restauri e alla
manutenzione ordinaria. E ci lamentiamo delle inondazioni e
dell'ambiente lasciato al degrado più assoluto. Pagheranno 44
quacquaracquà ma i pochi, pochissimi colpevoli veri, non pagheranno
mai. E continuiamo a parlare tosco-inglisc in Europa che fa tanto
“in”...
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