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martedì 24 giugno 2014

Caso Galan. La colpa è sempre del maggiordomo, pardon, della segretaria

Gira che ti rigira, se sei un lord o un politico, la colpa dei tuoi misfatti è sempre degli altri. Nel caso dei lord, l'assassino è il maggiordomo, in quello dei politici il colpevole è sempre e comunque la segretaria. Giancarlo Galan, che pure fra i forzaitalioti è uno dei pochi che rientra nella categoria dei semi-guardabili, è accusato di essersi imboscato una cifra intorno ai 50 milioni di euro che ha provveduto a smistare immediatamente nel Sud-Est asiatico. Ovviamente è stato il commercialista, però imbeccato dalla segretaria la quale, nottetempo, portava in uno zainetto griffato il danè al professionista. Al resto provvedevano la magia del computer, un collegamento con fibra ottica a Internet e l'abilità diabolica del consulente. “E' tutta una balla colossale - dice ora Galan ai giornalisti – mi hanno fatto il canestrello e io ci sono caduto come un pirla”. Nella memoria difensiva che l'ex governatore del Veneto presenterà alla Commissione per le autorizzazioni a procedere della Camera, Galan spiega in che modo è riuscito a ristrutturare la sua casetta “mutui, nulla di più, 700 mila euro di soldi miei e gli infissi sono gli stessi del momento in cui l'ho comprata”. Spiace però, davvero tanto, il fatto che Galan si sia dovuto difendere anche da attacchi che riguardano la sua intimità familiare. Ha dovuto raccontare a tutti che la Signora Governatora (“bellissima ma con un fisico non propriamente adatto”) non faceva la cubista ma la volontaria, e quando si è scoperto di chi era la moglie, è stata immediatamente licenziata. Ma il massimo della tragicommedia in corsa, Galan l'ha raggiunto quando ha raccontato la storia della sua segretaria, la signora Claudia Minutillo, una narrazione da brividi letterari degna di essere riportata integralmente. Dice Giancarlo: “"Volevo assumere mia cugina, ma Minutillo era stata appena licenziata da Paolo Scarpa Bonazza Buora, molto influente all'epoca in quanto coordinatore regionale di Forza Italia, che la mise in mezzo ad una strada e lei con grande abilità si ingraziò tutti andando a lavorare al gruppo regionale. Essendo una gran lavoratrice si fece assumere. L'ho mandata via più di otto anni fa per l'antipatia che aveva con mia moglie. Sì, ma la verità è che era antipatica a tutti, nessuno la sopportava. Ed era la segretaria più lussuosamente e costosamente vestita dell'emisfero boreale... Quando ho saputo che indossava un cappotto da 16 mila euro, allora qualche dubbio mi è venuto...". Dubbio postumo ed evviva la foca, noto pinnipede artico in via di estinzione.

1 commento:

  1. cominciamo a sbatterlo in galera , garantisti un cazzo .

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