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giovedì 5 dicembre 2013

È tutto illegittimo anzi peggio: incostituzionale. E ieri si sono rischiati i forconi

Fu il regalo di Natale agli italiani nel 2005. Elevò “baluba” Calderoli al ruolo di statista, e consegnò l'Italia nelle mani di Silviuccio vostro che ne approfittò solo per ri-farsi, come sempre, i cazzi suoi. L'impareggiabile Giovanni Sartori la battezzò dandole il nome di Porcellum a Matrix, ma lo spunto glielo diede direttamente il legislatore che la definì da se medesimo di persona personalmente, “una porcata”. C'è da dire che se ieri la Corte Costituzionale non si fosse pronunciata contro la legittimità della Porcellum, probabilmente sarebbero scesi in piazza i forconi. Erano nall'aria fredda di questi giorni, ben conservati nei magazzini e nei sottoscala e perfino nei salotti. Questo Paese è stanco e qualsiasi tentativo di rinvio sarebbe stato percepito come l'ennesimo favore alla Casta. I giudici se ne sono (evidentemente) resi conto e, accontentandosi di un panino a pranzo, sono arrivati a sentenza certificando quello che tutti sapevano ma che per anni hanno ignorato. Tutti coloro che ci governano dal 21 dicembre 2005, siedono illegittimamente sugli scranni e le poltrone che hanno occupato e continuano a occupare: il presidente della repubblica, i membri del Csm, i deputati, i senatori, i presidenti del consiglio, i ministri, i sottosegretari, gli alti manager di stato, i presidenti e gli amministratori delegati delle partecipate. Non solo, tutte le leggi e i provvedimenti emanati dal Parlamento sono stati presi da deputati e senatori che non potevano farlo perché non eletti ma nominati. E ora cambia tutto, siamo tornati al proporzionale puro, siamo tornati, signore e signori, alla Prima Repubblica. Morirete tutti democristiani, prendetene atto e continuate a campare e a fare l'albero di Natale... se potete.

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