José
Manuel Durão Barroso (detto 'u bacalao) è presidente della
Commissione Europea da dieci anni, un'eternità. È uno di quei
politici che auspica sempre il cambiamento, però degli altri. Per
lui quella poltrona vale oro e non ha nessuna intenzione di mollarla.
Peccato che, a occhio, prevederne una riconferma è dura, un altro
mandato sarebbe insostenibile da un'Europa vecchia, ingessata e
richiusa in se stessa come un pisello nel suo baccello. Herman
Van Rompuy (detto o' rologiaio) è il presidente del Consiglio
d'Europa, il primo da quando, dopo il Trattato di Lisbona, gli stati
della UE decisero di dotarsi di un presidente a tempo pieno e non a
mandati semestrali. Van Rompuy sconfisse Tony Blair, che come primo atto avrebbe dichiarato guerra ai Papalagi di re Tuiavii di Tiavea, il politico che
tutti davano per nominato sicuro, perché era conosciuto
come l'uomo della mediazioni impossibili, un grande negoziatore ergo,
l'unico che potesse mettere d'accordo 27 stati in una botta sola. Il
fatto che da più parti si dicesse che fosse un massone, non
impressionò gli europarlamentari e il far parte del Gruppo
Bilderberg venne ritenuta da tutti una nota di merito. Ora, lo
stracotto Josè Manuel e il bilderberghiano Herman, come Stanlio & Ollio, hanno ripetuto la scena che fu di Sarko e Angelina quando
qualcuno nominò Silvio Berlusconi durante una conferenza stampa:
hanno risolineggiato al nome di Matteo Renzi. Tutti sanno quanto
amiamo Silvio, però quel prenderlo per il culo, ci sembrò un gesto
riprovevole, specie per la coppia che più di ogni altro aveva
sbeffeggiato l'Europa, la Grecia, Silvio e chi il Capataz
rappresentava, cioè più nel male che nel bene, tutti noi.
Il vezzo di
ridere sotto i baffi, a Mr. Bacalao e all'Orologiaio dei compromessi
impossibili, non passa. In una situazione di merda, qual è quella
che stiamo vivendo, i due big europei ridono quando dovrebbero
piangere ripensando a tutte le nefandezze commesse in nome del rigore
teutonico. Meno male, e lo diciamo senza nessun rimpianto, che Manuel
se ne tornerà a cantare il fado nelle cantine di Lisbona e Van
Rompuy a fare l'orologiaio, anche se delle rotture di palle
impossibili.
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