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giovedì 6 marzo 2014
Il Nobel per la Pace a Putin come l'Oscar a Checco Zalone. Ma che siamo su Scherzi a parte?
“Almeno uno fa ridere”, ci ha
risposto un amico quando abbiamo provato ad avanzare questo
parallelismo azzardato nei termini e nella sostanza. A parte il fatto
che a noi Checco Zalone più di un insano attacco di prurito da
rabbia canina non ci ha strappato, di risate poi manco a parlarne,
l'aver saputo della candidatura di Vlady Putin al Nobel della Pace, questo
sì, ci ha scatenato una risata frenata solo dal nostro essere
perdutamente tabagisti. Il Nobel per la pace a Putin sarebbe come
quello per la fedeltà dato a Hollande, per la protezione di minori a
Silvio, per l'intelligenza a Alfano, per l'umiltà a Renzi. Ma come
viene in mente, ai diplomatici cortesi della commissione per il Nobel
della Pace di inserire Vlady nelle nomination? Ma che sono al Grande
Fratello? Passi Papa Francesco che tra una telefonata e l'altra, un
bacio e un abbraccio ai bambini, viaggiare in utilitaria e rifondare
lo Ior, almeno qualche simpatia se l'è guadagnata, ma il Nobel per
la Pace a Putin, qualora dovesse verificarsi, sarebbe lo svilimento
totale e assoluto del termine “pace”. Il mandante delle
pistolettate in faccia alle giornaliste non allineate, il protettore
di Assad e di Kim Jong Un, il massacratore di georgiani e ceceni si
ritroverebbe così, di punto in bianco, a incassare un bel assegno e
a diventare un simbolo di umanità al pari di Madre Teresa di
Calcutta e della Croce Rossa. La sensazione che ricaviamo da queste
notizie è di totale sperdimento. Una volta, gli svedesi premiavano
Rigoberta Menchu e Albert Schweitzer, Martin Luther King e Aung San
Suu Kyi, oggi, più modestamente, premiano l'Unione Europea, Barack
Obama e Jimmy Carter. Non c'è più nessuno che meriti un premio
tanto ambito, quindi si ricorre alle scartine. A meno che... a meno
che gli svedesi non temano di essere invasi dall'Armata Rossa, che
non è solo il coro che accompagna Toto Cutugno, ma (ancora)
un'autentica macchina da guerra. Ergo, meglio prevenire.
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