Tanto tuonò che... Le Pen
Chissà se Barroso e
Van Rompuy stanno ancora ridendo... L'impressione è che al duo delle
meraviglie, abilmente mosso dal burattinaio teutonico, il risultato
delle elezioni amministrative francesi di ieri sia rimasto fermo lì,
sullo stomaco, incapace di essere sciolto nonostante l'overdose di
Digestivo Antonetto che sta lottando disperatamente per sciogliere la
mappazza di salsicce, birra e baccalà magicamente mixate a mo' di
tappo. Il risultato della “nera” Marine Le Pen era previsto. La
euroscettica estrema destra francese ha lanciato un segnale
inequivocabile ai ragiunat di Bruxelles e Strasburgo ignari del vento
contro che sta spirando un po' dappertutto. E non poteva essere
altrimenti perché le immagini della Grecia devastata dalla troika
mercantile mondiale, sono ancora vive e parlano di politiche
devastanti, moniti terroristi e omicidio nei confronti di una intera
nazione. I commercialisti di cui sopra, talmente pieni di sé da non
aver capito cosa diavolo stessero combinando, hanno ridotto l'Europa
a una enorme macchina burocratica in cui se non fai i compiti a casa
(parità di bilancio e conti pubblici a posto), ti becchi una
reprimenda che neppure l'essere accompagnato a scuola dai genitori
potrebbe rendere meno punitiva. Tutti (o quasi) del Gruppo
Bilderberg, tutti (o quasi) massoni, tutti figli (o quasi) di David
Rockfeller e dei Rotschild tout court, le teste d'uovo del Vecchio
Continente stanno per conoscere una disfatta storica, quella
rappresentata dai movimenti contro l'Euro che un po' per populismo,
un po' per parlare alla pancia della gente, un po' perché stanchi di
vivere obbedendo a regole stabilite da altri, avanzano dovunque sulle
note di una marcia trionfale composta ed eseguita dagli stessi capi
della UE bancocentrica. L'effetto Le Pen non riguarda, ovviamente,
solo la Francia. Il 25 maggio, se continua così, ne vedremo delle
belle e tutte rigorosamente “nere”.
meditate gente meditate
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