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venerdì 7 marzo 2014

Cosa è cambiato? Renzi “Gattopardo” con l'aggravante del culto della personalità

Il ministro Poletti ci dice che da “luglio sono a rischio i soldi per la cassa integrazione in deroga”. Cosa è cambiato? Olli Rehn ci bacchetta ancora non tenendo conto dei “fondamentali” italiani migliori, addirittura, di quelli tedeschi. Cosa è cambiato? La disoccupazione è lì, immobile, coerente, indifferente al bello al giovane al brutto all'intelligente. Cosa è cambiato? Pompei crolla e non si riescono a spendere i soldi che la UE ci ha mandato. Cosa è cambiato? Il vestito della Boschi è sempre lo stesso, lei lo sa che mette in risalto alcune doti fisiche figlie non di studi ma di madre natura, e quindi continua. Cosa è cambiato? I soldi a disposizione per il “rilancio” sono sempre 10 miliardi. Cosa è cambiato? Pensandoci bene però, una cosa, oltre alla targhetta sulla porta del primo ministro, è cambiata. Antonio Gentile, sottosegretario appena eletto del NCD, neppure indagato, si è dimesso. Quattro, diconsi quattro sottosegretari del Pd, tutti indagati, non solo non si dimettono ma sono stati difesi a spada tratta dalla Boschi di cui sopra. Si tratta di Francesca Barracciu (peculato), Umberto del Basso de Caro (rimborsi non rendicontati alla Regione Campania), Vito De Filippo (filone lucano di rimborsopoli) e Filippo Bubbico (abuso d'ufficio). Qualcosa è cambiato tanto che Alessandro Sallusti sulle pagine del Corriere dei Piccoli, ha dato il benvenuto a Matteo Renzi nel gruppo dei garantisti. Matteo ha ovviamente ringraziato, e per sentirsi come noi quando guardiamo “Il gladiatore”, se n'è andato in una scuola di Siracusa per sentire ripetere il suo nome ad libitum da una banda di ragazzini infoiati per le ore di lezione perse con il presidente del consiglio. Qualcosa è cambiato: nulla.

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