Translate
sabato 22 dicembre 2012
Consultazioni lampo al Quirinale. Si vota il 24 febbraio. Sanremo è salvo, wow!
Eccoli,
ancora una volta tutti in fila, i leader dei nostri partiti politici.
Come bravi scolari si presentano davanti alle telecamere dopo aver
conferito con il Presidente della Repubblica e preso atto che
l'avventura del super-governo Monti termina qui. Sora Elsa, che fino
a ieri si tappava le orecchie per non sentire gli improperi dei
leghisti infoiati, ha già fatto ritorno a casa. Ad attenderla, il
cenone di Natale, e il rimpianto per i nerboruti della sua scorta che
non avrà più. Vittorio Grilli cercherà di rendersi conto cosa vuol
dire “a sua insaputa”; è proprio strano il mondo della politica,
uno si ritrova una casa e non sa né come né chi né quando gliel'ha
regalata. Gianfranco Polillo si regalerà invece una vacanza in
Germania, paese in cui gli operai lavorano sul serio, mica come da
noi che saltano il turno per l'Italia del calcio in tv. Corrado Passera aveva
pensato a un ultimo scherzetto al Capataz: mettere all'asta le
frequenze televisive, una promessa lunga un anno e mai mantenuta. Poi, però, ha
pensato che Silvio potrebbe vincere ancora e allora... Resterà
impresso a lungo, nella memoria degli italiani, il ministro per i Rapporti con il Parlamento: Piero Giarda. Non chiedeteci perché, a
Dumbo verrebbe da ridere. Comunque eccoli qui, tutti in fila, uno
dietro l'altro, gli attrezzi buffi e imbarazzanti della partitica
italiana. C'è ancora Rutelli, ci sono Dario Franceschini (con barba)
e Angela Finocchiaro, che ha lasciato il marito a casa. Ci sono
Casini e Della Vedova, Cicchitto e Gasparri, Pistorio e Misiti, c'è
Alessandra Gallone a nome e per conto di Gnazio La Russa e del
Centrodestra Nazionale, c'è il Bellisario dell'Idv, Silvano Moffa di
Popolo e Territorio (i berluscones a pagamento), passa Gianpaolo
Dozzo della Lega e dice che le dimissioni di Monti sono state un bel
regalo di Natale. Er mejo resta però 2232Cicchitto che, ormai senza più
nessuna vergogna, dice: “Non è vero che abbiamo sfiduciato Monti,
abbiamo fatto solo dei rilievi”. E, da perfetto portavoce, ha
chiosato con la frase storica: “Se Monti aspira al Quirinale si
faccia i cazzi suoi”, indossando subito dopo il cappuccio e il
grembiulino e agitando in aria il compasso. Sono ancora tutti qui,
gli attrezzi svergognati della partitica italiana, a prendere atto
che l'ultimo regalo del governo del Professore è una
minipatrimoniale sui conti correnti, di qualsiasi natura ed entità
essi siano. Cari pensionati, avevate creduto che l'incubo fosse
finito? Beati voi! Se avete un misero conto corrente, dove depositate
la pensione, sappiate che al 31 dicembre, il fisco fotograferà la
vostra situazione e, entro il 2013, vi invierà la notifica del
prelievo che andrà da un 1 a un 1 e mezzo per 1000. Sono ancora
tutti qui, gli attrezzi vergognosi della partitica italiana e non c'è
verso di buttarli giù dalla torre, perché prima di cadere loro
avranno fatto precipitare tutti gli altri. La sola buona notizia è
che Sanremo non verrà rinviato. Almeno Fabio Fazio la smetterà di
romperci le palle ogni domenica e altrettanti lunedì.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento