Fra un
po' lo vedremo alla Prova del cuoco travestito da padella, al Meteo
con la divisa dell'Aeronautica Militare e a Ti lascio una canzone, da
bambina con tanto di treccine. Silvio sta conducendo la sua
personalissima campagna elettorale, occupando ogni spazio possibile
della tv pubblica, privata, condominiale, di quartiere, cittadina,
provinciale, regionale, intergalattica. È uno e trino e, grazie alle
registrazioni, lo vedi apparire su tre reti contemporaneamente e
pensi che sia una specie di Padre Pio con il dono della trilocazione.
Silvio sta passando all'incasso dei favori fatti, delle clientele
messe in atto in anni di sottobosco politico, di feste galanti, di
promozioni rutilanti, di ruoli chiave fatti occupare dalla sua
Struttura Delta, che non molla un millimetro delle rendite di
posizione mantenute anche sotto il governo del Professore, grazie al
ruolo di mediatore assunto, e portato a termine con successo, da
Paolo Romani. La Rai, è vero, ha cambiato presidente e direttore
generale, ma nei posti chiave, quelli che consentono oggi a Berlusconi di
occuparla senza ritegno, nulla è cambiato, i silviones sono sempre
li, immoti, inamovibili, pieni di merda fino al collo, ma felici di
rendere le grazie ricevute al Capo. C'è gente che, in un'azienda
privata, occuperebbe al massimo un posto da usciere (raccomandato),
in Rai diventa, per meriti politici, immediatamente vice direttore
generale, e i guasti sono sotto gli occhi di tutti. Dopo i 28 minuti
di ieri a Uno Mattina, grazie alla fida Susanna Petruni, Silvio ha
tentato un blitz in prima serata a Porta a Porta e perfino in una
trasmissione sportiva travestito da pallone, ma è stato bloccato in
entrambe le occasioni. Ha promesso però di tornare presto, anzi
prestissimo. Si è procurato un saio e prenderà il posto di padre
Raniero Cantalamessa. Silvio dice di aver recuperato 8 punti
percentuali in una settimana e noi ci crediamo, perché l'Italia è
questa, è ancora quella dell'apparire. E più stai in televisione,
anche se hai commesso una strage o ammazzato tua moglie, e più la
gente ti ama, a prescindere. Il fenomeno della visibilità è
diventato ormai il vero punto sensibile degli italiani, più ci sei e
più conti, più ti vedo e più ti voto, anche se Grillo che non
appare mai, è ancora al 18 per cento e la nostra amica casalinga di
Abbiategrasso ci ha telefonato dicendo: “Ormai me lo sogno anche di
notte. Ieri era travestito da albero di Natale, l'altro ieri da
renna. Non ne posso più”. Non tutti, però, sono come lei. Le
ospiti di Villa Sorriso, all'apparire del faccione di Silvio sullo
schermo, hanno un sussulto di godimento fisico, mentre i
vecchietti pensano con un pizzico di invidia e tanta nostalgia, a
quante escort Silvio ha avuto nel lettone di Putin e, lasciandosi
andare a un sospiro, dicono: “Io lo voto, porco boia”. In Rai
intendono rimediare offrendo agli altri candidati, prima della par
condicio, lo stesso spazio riservato a Silvio. Non crediamo sarà
possibile, tutto quello che potrebbe accadere è una multa di qualche
euro per aver violato le regole di imparzialità, manco la Rai fosse
la BBC.
Intanto la campagna elettorale si arricchisce di due nuovi
capitoli. Pietro Grasso, lo stimato procuratore nazionale antimafia,
si è dimesso e si presenterà nelle liste del Pd. Sicuramente un bel
colpo per il partito di Bersani, soprattutto pensando a Marcellino
Dell'Utri, candidato illibato nel Pdl. Ma qualcuno pensa che agli
italiani gliene freghi qualcosa?
Il colpo grosso, gobbo diremmo, lo
ha messo invece a segno Mario Monti al quale SS. Madre Chiesa ha
promesso l'appoggio incondizionato con una lettera circolare
(camuffata da articolo di fondo), apparsa sull'Osservatore Romano.
Preti, suore, frati, diaconi, fedeli e fedelissimi sono stati
avvistati, anzi, attenzionati. Da domani non si scherza più e
nelle prediche domenicali, quasi con tono subliminale, si dovrà
sentire “Vota Mario, vota Mario, vota Mario”.
GRAZIE SILVIO PER QUELLO CHE HAI FATTO E FARAI ANCORA PER NOI
RispondiEliminaQUESTI SONO I RISULTATI
Anime sospese
le ho viste aggirarsi in tutte le stazioni
in cerca della loro identità perduta
vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata
Priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi
assistendo impassibili alla vita che non gli appartiene più
Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce
come fossero automi taluni offrono una moneta
tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità. VITTORIO