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sabato 1 dicembre 2012
Stronca l’intesa sulla legge elettorale, boccia definitivamente le primarie e dice: “I candidati li scelgo io”. Silvio è proprio tornato!
Angelino
è disperato, al punto tale che sta cercando un’intesa disgraziata con il Pd per
non andare a votare con la Porcellum. Quanto abbiamo ventilato nei giorni
scorsi sta puntualmente accadendo. Ormai ci vuole poco a capire le mosse di
Silvio, pochissimo per prevedere una campagna elettorale per le politiche, all’ultimo
sangue. A questo punto, qualcuno potrebbe dire che siamo ossessionati da
Berlusconi. Ne parliamo spesso, anzi, spessissimo, ma che volete farci,
individuato il pericolo, una persona normale cerca di combatterlo in tutti i
modi. Ebbene sì, siamo ossessionati dal giovane imprenditore che si fa
fotografare con una pistola sullo sfondo. Siamo ossessionati dal nuovo ricco
che preferisce farsi proteggere dalla mafia piuttosto che dallo Stato. Ci vengono
le vertigini a pensare il modo in cui ha comprato da un’orfana, per un tozzo di
pane, la villa Casati-Stampa. Ci sconvolge l’uomo d’affari che si impadronisce
del più importante gruppo editoriale italiano, corrompendo un giudice. Ci fa
paura l’imprenditore che, parte da Milano con una valigia piena di soldi, e va
a Roma a comprarsi una legge per le sue tivvù. Ci fa un po’ schifo chi usa la
mamma, i figli, la zia suora e tutte le famiglie che ha sparse per la Brianza, per
incarnare mediaticamente un sogno che non esiste. Ci fanno ribrezzo gli
imbonitori, i venditori di speranze a poco prezzo, i prezzolati che comprano
fedeltà e amori come fossero generi da supermercato. Ci da il voltastomaco chi
mente ripetutamente sapendo di mentire, chi millanta meriti che non ha, chi fa
delle cricche e delle logge i suoi trampolini di lancio per raggiungere altezze
altrimenti inarrivabili. Non sopportiamo gli ignoranti, i prepotenti, gli
arroganti e chi dice “Ghe pensi mi”, perché a noi abbiamo sempre pensato da
soli. Non è uno statista colui che incita all’evasione fiscale e che mina la
salute dei lavoratori con leggi tutte a favore dei padroni. Né è uno statista
colui che preferisce i servi e i maggiordomi agli uomini liberi, e che devasta
la scuola pubblica, le università pubbliche, la sanità pubblica e la cultura in
nome del marketing e del “non mi rompete i cabasisi, guido io”. Di motivi per
una sana ossessione, perché al contrario di Silvio, a noi, di prendere in mano
una pistola, non verrebbe mai in mente, ce ne sarebbero ancora migliaia e, come
avete potuto leggere, non abbiamo citato “u’ pilu” minorenne neppure una volta.
Qui stiamo parlando di un pericolo serio per la collettività, per tutti noi,
per la gente. Leggiamo i giornali e veniamo a sapere che i disoccupati sono
2,87 milioni, che in un anno sono saliti del 2,3 per cento, che i giovani sono
arrivati al 36,5 per cento e che ci sono tre milioni di precari. Perla delle
perle, quest’anno, invece delle tredicesime, i lavoratori riceveranno un bonus
per un maxisconto all’hard-discount, visto che saranno falcidiate dalle tasse. E
gli amici e compagni del Pd a cosa pensano? Matteo Renzi: “C’è il rischio di
brogli”. Bersani: “Matteo, non rovinare tutto”. Ma si può sapere che diavolo
intendendo spartirsi i galletti pidini, visto che non c’è più niente da
saccheggiare se non la disperazione...
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