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venerdì 21 dicembre 2012

Monti-Marchionne. La Russa-Meloni-Crosetto. Le Acli-Montezemolo e Silvio-la Chiesa. Che cazzo di casino!

Il professor Monti deve essere un superstizioso della madonna. Attaccato al pelo di tasso nella speranza che oggi il mondo non finisca, si è fatto fotografare a Melfi (dove è andato a benedire il lavoro della Fiat manco fosse il Papa), con Sergio Marchionne, proprio come Barack Obama ha fatto a Detroit. Il Professore deve aver pensato che il Sergio, quello che viene pagato dall'Italia e versa il suo obolo all'erario svizzero, porti “buono”. Ma la foto di Melfi, alla fine, si è rivelata un boomerang per l'alleanza moderata e centrista del Presidente del Consiglio, come quella di Vasto lo fu per la sinistra. Noi lo abbiamo sempre detto che farsi fotografare in alcuni momenti, e con alcuni soggetti, è pericolosissimo ma, evidentemente, Mario Monti ha voluto rendere chiaro il suo pensiero, che è poi quello di trattare i pensionati, i cassintegrati, i precari, i disoccupati, come Marchionne tratta i suoi operai e, principalmente, quelli della Fiom. Insomma, una bella immagine di due fra i migliori tagliatori di teste inermi e innocenti che la storia d'Italia abbia mai avuto la sfortuna di dover raccontare, altre che Erodi redivivi! Ma il mondo è cambiato e occorre prendere atto che la sinistra si è spostata volentieri a destra, mentre a destra milita qualcuno che nella sinistra starebbe certamente meglio di Fioroni e di Enrico Letta. Ed è talmente cambiato, il mondo, che perfino il presidente delle Acli, l'associazione che raggruppa i lavoratori cristiani che, prima di essere cristiani sono comunque lavoratori, ha deciso di candidarsi con il raggruppamento del Professore, insieme con Montezemolo e, appunto, Marchionne. Che cazzo c'entrino i due ferrar-fiat con le Acli non è dato di sapere ma, a Oliviero che si professa “estremista della solidarietà” ci piacerebbe chiedere se per lui la solidarietà è il panettone di Natale che Montezemolo regala agli operai della Ferrari, forse sì. Per il momento la sinistra, cioè il Pd, va avanti per la sua strada. A fine anno ci saranno le primarie per le politiche del 24 febbraio che, fra deroghe e prescelti del segretario, rischiano di trasformarsi in una presa per il culo colossale. Intanto, si appreso ufficialmente che la nuova formazione di Gnazio La Russa, alias “digiamolo”, si è arricchita di due special-guest: Giorgia Meloni e Maurizio Crosetto, quelli che Vauro, ieri sera da Santoro, ha definito ronianamente, “il gigante e la bambina”. Ma, come sempre, la perla del giorno è di Silvio. Dopo aver tirato per la giacchetta Mario Monti, il quale, scortesemente, non gli ha mai risposto, non perde occasione per attaccarlo pesantemente dovunque si trovi, radio o televisione, per lui fa lo stesso. Mancano solo le offese personali (se il Professore fosse gay ci sarebbe da ridere, ma purtroppo per Silvio non lo è) e il quadro sarebbe completo. Silvio ha, con Monti, il dente avvelenato perché, in un anno di governo tecnico, non si è mai degnato di fargli una telefonata, di inviargli una cartolina, un sms, un mms con il cuoricino e la scritta TVB. E tuttò ciò Silvio, che nel frattempo si è beccato un anno di condanna per aver reso pubblica la famosa intercettazione telefonica fra Fassino e Consorte, non lo ha sopportato, e ora si vendica svillaneggiando il Professore reo di aver sconquassato l'economia del Paese rendendolo di una tristezza insopportabile. E c'è da segnalare anche il ricatto bello e buono che Berlusconi ha messo in atto nei confronti di SS. La Chiesa Santissima. In poche parole, Silvio ha deciso di passare all'incasso di quello che, per anni, è stato un vero e proprio voto di scambio fra Oltretevere e la politica. Buttandola là come fosse una battuta, l'ex premier, rivolto alla Gerarchia ha detto ai microfoni di Radio24: “La Chiesa ricordi quello che ho fatto per lei”. Come lo chiamate questo appello a sostenerlo di nuovo? Invito? Ora. Ci piacerebbe tantissimo sapere cosa, nei particolari, Silvio ha fatto per la Chiesa. Oltre i finanziamenti alle scuole private, l'Ici esente, la ricostruzione e l'ammodernamento degli edifici ecclesiali resi possibili grazie all'8 per mille destinato allo Stato, lo storno, per la tutela dei beni Pontifici, di fondi destinati ai siti archeologici laici (a Pompei ne sanno qualcosa), il pagamento degli spostamenti del Papa fatti passare per “grandi eventi” e ricadenti sotto l'ala protettiva di Guido Bertolaso, cos'altro c'è? Cosa nasconde il ricatto di Silvio oltre alle cose che tutti ormai sappiamo? Mons. Fisichella ha già fatto sapere che per lui non ci sono problemi. Non altrettanto si può dire del cardinale Carrozziere né del Bagnasco presidente Cei che più volte, in questo periodo, hanno richiamato i politici alla serietà e alla compostezza. La Chiesa sa che Silvio è una scheggia impazzita e che qualche carta segreta potrebbe finire sulla prima pagina del Giornale o di Libero. È pronta ad affrontare tutto ciò? O preferirà affidarsi ancora una volta alla divina provvidenza?

4 commenti:

  1. Schieramenti come piovesse. La mia impressione è che in questo paese ci sia ancora molto da spartirsi, e non è la disperazione.
    an

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  2. Finalmente c'è qualcuno che ha capito tutto. Comunque la si voglia porre, la questione riguarda solo l'autoperpetuazione della specie.
    Carlo

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  3. Che Natale di merda, della mia tredicesima sono rimasti 18 euro e 35 centesimi. Ma andassero tutti affanculo.

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  4. Bisognerebbe incanalarla, la rabbia. Molte cose cambierebbero.

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