Se
Salvini dà dell'ignorante a Di Maio
È una
bella lotta. Se ci pensate è come se Mussolini avesse dato del
birichino a Hitler dopo Auschwitz. Come se Zio Paperone avesse dato
dell'avaro a Paperino. Il bue del cornuto all'asino. Un po' per celia
e un po' perché di più non c'è n'è, i politici italiani di
qualsiasi schieramento giocano a offendersi come se fosse l'esercizio
ginnico perfetto per gli addominali. Solo che gli addominali sono i
cervelli degli italiani, pieni di neuroni strafatti di birra e Coca
Cola (al peggio di coca e basta) e smerigliati come gli ottoni della
Amerigo Vespucci.
I nostri politici sono talmente privi di qualsiasi
contenuto che oltre le offese non vanno. E se come tutti dicono, il
pesce puzza dalla testa, figuriamoci i militanti seguaci di cotanti
leader (abbiamo scritto cotanti non contanti, che sarebbe più
lineare e coerente).
Oltre
a essere dei menzogneri di proporzioni inimmaginabili, qualcuno di
loro, eletti o per volere del segretario di partito o del potere del
letto o del Rousseau, a volte si diverte a sfruculiare un collega. Le
elezioni politiche sono vicinissime, praticamente a ottobre prossimo,
e quindi le armi vanno affilate e le uova (come in Francia) fatte
accuratamente marcire, ne sa qualcosa la signora Le Pen che oltre
alle uova, si è beccata anche la querela di Macron.
Il
fatto è che Di Maio, il politico Di Maio in tournée ad Harvard dove
lo hanno definito “leader populista di destra”, si è sentito
dire da Matteo Salvini (sic!): “Lo stanno facendo girare come la
madonna pellegrina, ma è di una pochezza e di una ignoranza
difficilmente eguagliabili”. Personalmente, sentirmi dare
dell'ignorante da Salvini, mi causerebbe un attacco di riso
difficilmente contenibile. L'accusa mi scivolerebbe addosso come
l'acqua piovana sull'impermeabile, come le accuse di donne malate di
schizofrenia, come la cera sulla candela. Ma a
Di Maio questa cosa non andrà giù perché si è sentito scoperto,
punto nel vivo, sputtanato urbi et orbi da un epiteto che lo
accompagna da sempre: ignorante.
Ma la
sentite l'eco diffondersi nell'aere? Sentite le onde sonore sbattere
violentemente contro le pareti del vostro cervello? Sentite i pochi
neuroni rimasti ribellarsi? Sì? Ebbene, se avvertite tutto questo
ritenetevi fortunati, siete persone mediocri ma normali. Chiedetelo
ora a Salvini e sentirete la risposta:
“terùnscimmiunbananunongzuccarotidifendoiochitoccazuccaromuore”.
Questa è la classica eco di una parola di nessun senso a contatto
con il nulla.
Nessun commento:
Posta un commento