Quando
una molotov risolve il problema
Qualcuno
a Centocelle ha detto: “Hanno fatto bene”. Indipendentemente dal
mandante e dal movente di questa atrocità, restano tutte le
considerazioni fatte nel Cornetto&Cappuccino di questa mattina.
In
confronto a questi pezzenti, Adolf era un galantuomo, almeno lui gli
ebrei, gli zingari, gli omosessuali e gli handicappati prima di
bruciarli li gasava. Quella che era ferocia
allo stato puro, oggi passa
quasi per un gesto di umana pietà, almeno nei forni crematoi si
andava da morti. L'intolleranza, alimentata soprattutto dai messaggi
farneticanti di alcuni pseudo leader politici, oggi domina
incontrastata e, badate bene, non solo nei confronti dei cosiddetti
diversi, ma anche di compaesani, corregionali e connazionali che
hanno la colpa di essere dissimili dal sentire comune la normalità.
Si sono sprecati, e si sprecano, fiumi di inchiostro e ore di
dibattiti televisivi inutili. Si cercano le ragioni del malessere
profondo di chi brucia vivo un clochard, mentre nessuno tira in ballo
la comunicazione, le parole che si dicono e quelle non dette, la
riluttanza con la quale si stringe una mano di diverso colore dal
nostro davanti alla telecamera, le parole gracchianti dette a
microfoni aperti nelle radio razziste, i proclami di sgomberi a forza
con i bulldozer e l'uso terapeutico della vanga. Gli animi si
eccitano e poi ci sono sempre quelli con il Dux tatuato che pensano a
fare il lavoro sporco.
Roma.
Tre ragazzine di 20, 8 e 4 anni sono state bruciate vive nel camper
dove dormivano. Soprattutto le due bambine trascorrevano le giornate
giocando, come fanno i bambini di tutto il mondo, nello spazio
antistante il centro commerciale dove è avvenuto il fattaccio.
Evidentemente le ragazzine sono state notate da qualcuno che mal
tollera i rom e l'idea di bruciarle vive è nata spontanea, quasi
fosse Edison mentre inventava la lampadina. Ma a questi (o questo)
bombarolo ante litteram, la lampadina si è spenta da un pezzo come
la minima parvenza di umanità. La Questura di Roma ha fatto sapere
di essere in possesso di un video nel quale si vede un uomo che
lancia la molotov sul davanti del camper e poi, da vero coraggioso, darsela a gambe. A dare al filmato il valore
di prova probante, il ritrovamento del tappo della bottiglia
incendiaria e dell'accendino.
Sarebbe
interessante approfondire le responsabilità. Sarebbe da paese civile
punire un reato del genere con l'aggravante dell'infanticidio (ergastolo). Sarebbe infine da uomini denunciare pubblicamente le
malefatte di chi, il tuo messaggio, lo ha capito perfettamente e non
solo, lo applica. Ma da questo orecchio, abbiamo la sensazione che la
storia non si senta, d'altronde, non c'è peggior sordo di chi non
vuole sentire.
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