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giovedì 11 maggio 2017

Cornetto&Cappuccino. Quando una molotov risolve il problema


Quando una molotov risolve il problema

Qualcuno a Centocelle ha detto: “Hanno fatto bene”. Indipendentemente dal mandante e dal movente di questa atrocità, restano tutte le considerazioni fatte nel Cornetto&Cappuccino di questa mattina.
In confronto a questi pezzenti, Adolf era un galantuomo, almeno lui gli ebrei, gli zingari, gli omosessuali e gli handicappati prima di bruciarli li gasava. Quella che era ferocia allo stato puro, oggi passa quasi per un gesto di umana pietà, almeno nei forni crematoi si andava da morti. L'intolleranza, alimentata soprattutto dai messaggi farneticanti di alcuni pseudo leader politici, oggi domina incontrastata e, badate bene, non solo nei confronti dei cosiddetti diversi, ma anche di compaesani, corregionali e connazionali che hanno la colpa di essere dissimili dal sentire comune la normalità. Si sono sprecati, e si sprecano, fiumi di inchiostro e ore di dibattiti televisivi inutili. Si cercano le ragioni del malessere profondo di chi brucia vivo un clochard, mentre nessuno tira in ballo la comunicazione, le parole che si dicono e quelle non dette, la riluttanza con la quale si stringe una mano di diverso colore dal nostro davanti alla telecamera, le parole gracchianti dette a microfoni aperti nelle radio razziste, i proclami di sgomberi a forza con i bulldozer e l'uso terapeutico della vanga. Gli animi si eccitano e poi ci sono sempre quelli con il Dux tatuato che pensano a fare il lavoro sporco.
Roma. Tre ragazzine di 20, 8 e 4 anni sono state bruciate vive nel camper dove dormivano. Soprattutto le due bambine trascorrevano le giornate giocando, come fanno i bambini di tutto il mondo, nello spazio antistante il centro commerciale dove è avvenuto il fattaccio. Evidentemente le ragazzine sono state notate da qualcuno che mal tollera i rom e l'idea di bruciarle vive è nata spontanea, quasi fosse Edison mentre inventava la lampadina. Ma a questi (o questo) bombarolo ante litteram, la lampadina si è spenta da un pezzo come la minima parvenza di umanità. La Questura di Roma ha fatto sapere di essere in possesso di un video nel quale si vede un uomo che lancia la molotov sul davanti del camper e poi, da vero coraggioso, darsela a gambe. A dare al filmato il valore di prova probante, il ritrovamento del tappo della bottiglia incendiaria e dell'accendino.

Sarebbe interessante approfondire le responsabilità. Sarebbe da paese civile punire un reato del genere con l'aggravante dell'infanticidio (ergastolo). Sarebbe infine da uomini denunciare pubblicamente le malefatte di chi, il tuo messaggio, lo ha capito perfettamente e non solo, lo applica. Ma da questo orecchio, abbiamo la sensazione che la storia non si senta, d'altronde, non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.


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