Leonardo Sacco (al centro)
Lucrare
sugli ultimi
Questo
è davvero uno strano Paese. Se poco poco ti ritrovi sull'orlo di un
burrone, l'amico si avvicina e invece di darti una mano ti butta giù
dandoti la spinta definitiva. È dal 1994 che questo Paese si è
perso, ma forse no, quel periodo è stato utilissimo per far venir
fuori il peggio degli italiani. Siamo diventati insensibili a tal
punto che pensiamo di sciacquarci la coscienza offrendo due euro ai
terremotati, un sms e il Paradiso dovrebbe essere pronto ad accoglierci a braccia aperte. Abbiamo
scambiato i sacri concetti della mutualità operaia e della
solidarietà cristiana con l'elemosina, l'obolo domenicale durante la messa, il
resto della settimana brighiamo per far soldi, possibilmente tanti.
Già
da Mafia Capitale venne fuori che i soldi veri stavano nei campi rom
(e anche sinti) e nei Cara, i famigerati centri di accoglienza. Già
da allora, gli italiani che avevano voglia di farlo, capirono che
avendo dimenticato quello che significa solidarietà, molti
delinquenti matricolati esponenti delle cosche, lucravano come i
maiali che si rotolano nel fango sulla pelle degli immigrati.
Non ci
sconvolga quindi il fatto che in Calabria, l'indagine condotta in
prima persona dal Procuratore Gratteri, abbia fatto emergere lo
scandalo del Cara di Isola Capo Rizzuto, retto dalla ndrangheta
grazie alla figura di Leonardo Sacco, Governatore della Misericordia
di Isola Capo Rizzuto e vice governatore generale della benemerita
associazione toscana.
Mr.
Misericordia, come lo chiamano nell'ambiente, è un potentissimo
colletto bianco della cosca degli Arena, i galantuomini che in dieci
anni hanno rubato allo Stato e alla UE, 36 dei 103 milioni di euro
che l'Europa ha dato all'Italia e che lo Stato ha girato al centro
richiedenti asilo di Crotone.
Leonardo
Sacco, onnipresente nelle fotografie che lo ritraggono con Matteo
Renzi, Angelino Alfano, Aldo Grasso e, udite udite, Matteo Salvini,
aveva amicizie in alto loco. Però, siccome le amicizie terrene non
gli bastavano, ha foraggiato per anni anche un prete, don Edoardo
Scordio, che per le sue consulenze "spirituali", si è messo in tasca
la bellezza di 3,5 milioni di euro. Fino al momento dell'ingaggio del
prete, fatto nella speranza che intercedesse ancora più in alto, Mr.
Misericordia era famoso per essere molto vicino alla famiglia
dell'attuale Ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Qualche anno fa,
indicò il cognato del fratello di Angelino (madonna maremma... le
parentele del Sud), come direttore del Centro di Lampedusa. Essendo
un incapace, il signor Lorenzo Montano, fino a quel momento impiegato dell'Agenzia delle Entrate, durò qualche mese, il tempo
necessario per essere subissato dalle polemiche e andarsene.
Se la
ndrangheta piange, sicuramente l'Italia non ride, anche perché da sganasciarsi non c'è un amato piffero.
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