“Eppure la riforma Gelmini ha
ridotto drasticamente le ore di insegnamento della geografia e della
storia dell'arte al punto da provocarne la sostanziale abolizione”.
Sono alcune righe dell'appello che sta girando in queste ore sul web
perché, per chi non lo avesse ancora capito, continua lo scempio
della scuola perpetrato dalla ministra Mariastella Gelmini, nominata
dai berluscones per tagliare di netto 5 miliardi alla scuola pubblica
mentre lei, che voleva essere almeno una volta nella sua vita grama
di lavoratrice/studentessa la prima della classe, è riuscita a
tagliarne 8.
Questi babbei mascherati da
statisti, sono stati i propugnatori della teoria che con la cultura
non si mangia. Secondo Tremonti, soprattutto la Lirica, il
Melodramma, non serve a una mazza e non insegna nulla di nuovo visto
che quella “baldvacca di Mimì muore sempre di tisi”. Da qui il
taglio agli enti lirici incapaci di proporre per Mimì una morte
diversa. Ignoranti come capre tibetane renitenti alla scuola serale
per ovini, i forzaitalioti fanno danni anche quando non contano più,
nonostante Matteo, una mazza. La progressiva diminuzione delle ore
previste a scuola per l'insegnamento della Storia dell'Arte e della
Geografia, è giunta all'apice. Dal prossimo anno scolastico infatti,
le due materie non saranno più contemplate nei programmi
ministeriali. Così, mentre la musica continua a essere insegnata
solo in quei pochi licei sperimentali, la storia dell'arte e la
geografia saranno considerate materie improduttive e quindi inutili e
quindi non degne di essere insegnate a quei geni degli alunni il cui
unico sport è quello di riprendere le compagne di scuola impegnate
in varie e sempre più movimentate performance sessuali. La speranza,
secondo i promotori dell'appello che vi preghiamo con tutto il cuore
di firmare, è che la neo ministra Giannini e Quello che vuole
ripartire dalla scuola (sperando non intenda solo le aule), ci
mettano una pezza e inseriscano nel codice penale scolastico il reato
di “lesa cultura”, proprio come i pentastelluti dovrebbero
togliere dal loro quello di “opinione libera”.
che la Gelmini non sia un mostro di intelligenza lo sanno anche in Nuova Zelanda ,non per niente e' andata a Reggio Calabria a laurearsi qui al nord probabilmente dovrebbe ancora dare la tesi.
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