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mercoledì 12 febbraio 2014

Mettiamoci l'anima in pace: moriremo berlusconiani

Non sarà lui a sedere sulla poltrona dorata di Palazzo Chigi. E' condannato, non può, ma un suo sgherro sì. Moriremo tutti berlusconiani. E dire che ci schifavamo di morire balenotteri bianchi. Gli ultimi sondaggi, quelli di Pagnoncelli ieri sera a Ballarò sono chiarissimi e danno il centrodestra al 37,5 per cento (Silvio ha azzeccato anche la percentuale giusta). Tutti insieme malavitosamente, i destrorsi superano il traguardo previsto dall'Italicum per ottenere il premio di maggioranza. Berlusconi lo ha detto chiaro e tondo: "O la và o la spacca", la và, Silvio, la va. Le leggi, come dice Renzi, non si fanno da soli, ma farle sempre e comunque pro-Capataz a un certo punto scassa letteralmente i cabasisi. Ora ci si è messo pure il libro di Friedman-Ollio a dare una mano a Silvio. Parla di complotto, di incontri segreti, di testimonianze a prova di smentita, di confessioni e di mal pancia. "Al golpe, al golpe" gridano tutti, quando i golpe veri li abbiamo mostrati nel nostro post di ieri. Silvio poi si è ringalluzzito come non mai, come neppure dopo una notte con Natascia nella dacia di Putin. Ma lo avete sentito? "Quello che hanno fatto contro di me si chiama (pausa drammatica di sospensione teatrale)... colpo di stato". Noi che siamo parecchio gretti e notoriamente un po' lenti, vorremmo chiedere a Silvio come si può, e deve, definire la corruzione di senatori per far cadere governi democraticamente eletti. Come si può definire la compravendita di parlamentari eletti (democraticamente) con un'altra forza politica. Come definisce, lui, la censura totale nei confronti di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi o l'estromissione dalle reti televisive pubbliche di Serena Dandini e di Sabina Guzzanti o la scomparsa dal video dei mezzibusti del TG1 invisi al dictator. Vorremmo chiedere, sempre a Berlusconi, come si chiama il voto di scambio, il 61 a zero in Sicilia dove, quando vincono gli altri vince la mafia e quando vince lui la mafia non esiste. Vorremmo chiedere sempre a lui, come si chiama arricchirsi corrompendo giudici. Vorremmo ancora chiedere, a Silvio I°, come si chiama farsi approvare lodi, cambiare cittadinanze estere, bloccare le aste per i diritti televisivi, introdurre la tv digitale per fare concorrenza a Sky e far vincere gli appalti per gli autovelox ai familiari strettissimi. Vorremmo chiedere a Silviuccio vostro, come si chiama la possibilità che uno stato dà a un pluripregiudicato di andare in giro liberamente per l'Italia a fare comizi. Come si potrà mai definire tutto ciò? Ballo delle debuttanti? Forse... Sono venti anni che in Italia si fanno allegramente colpi di stato, ma non quelli veri, perché quelli fanno paura a tutti, ma quelli mascherati. Che cos'è stata la Porcellum se non un colpo di stato, secondo la definizione che di colpo di stato da Silvio? Alla fine il discorso è sempre lo stesso. Se vince lui vince la democrazia, se vincono gli altri è un colpo di stato. Moriremo tutti berlusconiani e ci sta bene, italiani con la memoria centrifugata.  

1 commento:

  1. L’Utopia che vorrei
    Semplice licenzierei tutti i Parlamentari onorevoli e senatori compresi i partiti che li rappresentano
    Io paragonerei L’Italia ad una grossa azienda che non ha bisogno di partiti per essere amministrata
    Ma di un Amministratore Delegato (Eletto dal Popolo)con l'obbligo di stipulare una assicurazione di tasca sua( Con durata quinquennale ) se i conti annuali risulteranno in regola. gli verrà rimborsata.
    Se i conti non tornano ? chi ha sbagliato pagherà i danni creati e il costo delle elezioni di tasca sua
    Il tutto vale anche per i presidenti Regionali e i Sindaci anche loro Eletti dal Popolo
    ( le provincie le abolirei)
    Comuni e Regioni sceglierebbero un rappresentante ciascuno che andrebbero a far parte del consiglio di Amministrazione alle dipendenze de l’Amministratore Delegato
    Che gestirà solo le spese per le Opere pubbliche d’interesse Nazionale facenti parte il programma quinquennale Votato da gli Elettori .
    Scartando le spese non facenti parte i programmi non votati dal Popolo delle singole Regioni
    Avranno priorità assoluta solo le spese dovute a calamità Naturali.
    Con l’obbligo ogni fine anno di presentare la nota delle spese sostenute dalle Regioni
    I Sindaci le spese Annuali le presenteranno alla loro Regione ha sua volta ogni singola Regione dovrà presentare la nota delle spese annuali A l’Amministratore delegato
    Con questa doppia documentazione si terranno d’occhio l’uno con l’altro.
    Provate ha fare i conti sul risparmio che ci sarebbe di tempo e di Danaro col tempo annulleremo il debito Pubblico riattivando L’Economia per dare quel Futuro che oggi non c’è ai Giovani. VITTORIO

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