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venerdì 28 febbraio 2014
Italia e Messico unite in un sol grido: “Fuori i datori di lavoro dal carcere”
Tutto il mondo è paese. Ieri in
Messico, a Culiacan, duemila persone hanno manifestato contro il
governo per ottenere la liberazione di Joachin “el chapo” Guzman.
Il signor Guzman non è un dissidente politico né un rivoluzionario
gandhiano, ma uno dei più grossi spacciatori di droga del mondo, un "pusherone” insomma. I duemila fan del Guzman-whitesuffle pensiero,
hanno detto: “El chapo ci dava da lavorare, voi politici corrotti
no”. In Messico, di fronte alla scelta fra Gesù e Barabba, cioé
fra il politico e Guzman, la gente ha deciso, proprio come accadeva
nella Bibbia, di optare per Barabba che almeno un po' di lavoro (ai
cantinieri) lo dava, non come Gesù che con i suoi miracoli
aveva fatto crollare il mercato del pane e anche quello del pesce.
Fino a qualche mese fa, meno di duemila persone, sicuramente più
anziane dei giovanotti messicani, sicuramente meno disperate,
stazionavano quotidianamente sulle scale del tribunale di Milano per
chiedere a gran voce (quella permessa dallo sfregamento delle
dentiere) di non disturbare più El Chapo di casa nostra. Il motivo
era supperggiù lo stesso dei messicani, anche lui dava lavoro e se
frodava il fisco o maneggiava tette e culi minorenni, a loro non
importava un fico secco. In fin dei conti, tanto per fare un paragone
più alla portata di tutti, è come se
duemila siciliani avessero protestato contro il governo per ottenere
la liberazione di Totò Riina detto 'u curtu. La diciamo tutta, non
ci saremmo affatto meravigliati, proprio come è successo leggendo
sui giornali il resoconto dei fatti di Culiacan. Il nostro disincanto
ormai è totale. Non ci sorprende che dopo venti anni il Pd abbia
finalmente deciso di entrare nel gruppo dei socialisti europei; non
ci sorprende che Matteo si sia offeso per le parole che gli ha
rivolto Ignazio Marino, “O il governo ci ridà io soldi o io chiudo
Roma”, e che abbia detto: “Marino usa toni sbagliati” (madonna
quanto è sensibile il ragazzetto!). Non ci sorprende che stanotte si
lotterà allo spasimo per i posti di sottosegretario messi in palio
dalla Ruota della Fortuna renziana. Non ci sorprende che tutti quelli
che pigliavano per il culo Matteo Renzi, oggi lo osannino come il
nuovo Messia, accolto con i rami di ulivo a Gerusalemme e poi
crocifisso. Non ci sorprende, infine, che i militanti del M5S abbiano
a maggioranza deciso l'espulsione dei quattro senatori rei di libertà
di espressione. Avete visto su Gazebo come si truccano i voti sul
web? No? Rivedetevi la puntata e andate davanti al tribunale di
Milano, c'è un perseguitato da riabilitare. Fatelo voi prima che lo
faccia Matteo.
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