È il refrain di queste ore:
fuori Letta dentro Renzi o, in subordine, un impegno visibile dei
renziani in un governo rimpastato. Matteo però non ci sta. Il
Sindaco ricorda bene quello che accadde nel 1998 con la staffetta
Prodi/D'Alema. Baffetto, in una larga parte del popolo di sinistra,
ne sta ancora pagando le conseguenze, perché quell'alleanza
diabolica con Francesko Kossiga risuona ancora come una bestemmia
urlata sul sagrato di San Pietro: una empietà. Nonostante la
volontà di Matteo (che se non ci fosse appunto il precedente storico del
politico più intelligente della storia della repubblica, andrebbe a
Palazzo Chigi di corsa), tutto e tutti sembrano spingere verso
l'affossamento del governo LettaLetta convinti che di più non possa
fare... meno male! La prima a staccare la spina è stata la
Confindustria, ma la sensazione che davvero questo esecutivo abbia
perso ogni fiducia da parte di chi si aspetta coraggio e non
temporeggiamenti, è ormai palpabile. Chi, in questo contesto,
spicca per quacquaracquismo? Ma “occhi belli”, naturalmente,
alias corvo Rockfeller, alias 'O schiattamuort, alias Angelino
Alfano. Dall'alto della sua statura di statista ha detto: “O Matteo
Renzi partecipa al governo o andiamo tutti a casa”. Forte della
teoria del ricatto del suo padrone (non è ex, lo è ancora)
Silviuccio Vostro I°, Angelino pensa così facendo di terrorizzare
Matteo il quale, con la fifa blu addosso, decide di allargare la
compagine di governo ai suoi, il rimpasto insomma, che consentirebbe
ai nuovicentrini di arrivare addirittura a fine mandato maturando la
pensione e il vitalizio. Dall'altra parte però, dal versante Pd, gli
rispondono che non si può fare, che per rimpastare occorre che il
NCD sfiduci LettaLetta. Ce lo vedete voi Roberto Formigoni sfiduciare
l'unica opportunità di non andare in galera? Impensabile. Poi è
arrivato anche il “niet” di
Colui-che-siede-sulla-poltrona-più-alta-del-colle-più-alto e la
polemica è chiusa. Questa, tutti insieme appassionatamente, è gente
da Siberia, la amena località sovietica dove Stalin mandava i
dissidenti a svernare e dove, probabilmente, finirà il team dei
costruttori dei Cerchi Olimpici di Sochi. Dopo la figuraccia in
mondovisione del cerchio esploso, si dice che l'ira di Putin si sia
sentita fino a Pechino. Le più costose olimpiadi invernali di sempre
sputtanate da un microchip. Ma quanti danni fanno i microchip?
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