Passano
gli anni, i mesi e anche i minuti e ritrovarsi vecchio e un po' rintronato, non scalfisce il Cavaliere. Lui è sempre lo stesso. Si
alza la mattina e ha una visione della vita e dell'esistenza versione
“A”. Poi durante il giorno, come se venisse colto da attacchi
irrefrenabili di delirium juvenilis, cambia idea e, a sera, spunta
fuori la versione “B”. Ci dicono che ultimamente Silvio abbia
preso l'abitudine di andare a letto presto, subito dopo le ultime scorreggine di
Dudù, per cui raramente accade che le agenzie di stampa battano una
versione “C”, come succedeva prima della convivenza con
Francesca. Tiene botta, il Capataz, eccome! Il Parlamento deve
discutere 318 emendamenti? Lui fa sapere, alle 9 del mattino, che
l'innalzamento della soglia di maggioranza al 38 per cento gli sta
bene e al quattro per la rappresentanza parlamentare pure. Invece,
calcolatrice e sondaggi alla mano, durante il giorno si rende conto
che il 38 per cento non è affatto facile da raggiungere. Si torna al
35 e basta, non si discute. E non finise qui. Niente 4 per cento come
soglia minima di sbarramento, però via al salva-Lega, quella piccola norma
pro-baluba che “valorizza” la rappresentanza regionale. E Matteo
de' Medici ci sta anzi, invita Cuperlo a ritirare gli emendamenti
proposti dalla minoranza del Pd “Sennò qua va tutto a puttane” e
il Gianni, obbediente come un soldatino di piombo a cui un po'
somiglia, li ritira. Renzi dice che "o la legge elettorale passa
com'è, o il governo è a rischio". Scusa Matteo, ma chi vuole con
tutte le sue forze (Italia), che il governo cada, il merlo maschio?
Dal nuovo leader del Pd noi ci aspettavamo un'altra tempra. Ad
esempio che fosse andato dal vecchio lenone (al quale è arrivato in
soccorso anche il ministro degli esteri marocchino) e gli avesse
detto: “Senti Silviuccio nostro, si sa che le pretese partono da
mille per arrivare a cinquecento, perché tu non accorci il tuo
capitone e io tolgo dieci chili alla mia lepre? Ce la facciamo a
chiudere facendo finta che gli altri contino qualcosa?” Invece no.
Matteo si è appiattito sulle posizioni di Silvio, e qualsiasi cosa
l'Illusionista di Arcore dica, a lui sta bene. Ribadiamo un concetto
espresso qualche post fa. O Matteo ci fa e ha pronto un piano “B” o ci è. "B" proprio nel senso di Berlusconi. E noi che volevamo ritrarlo alla Kim
Jong Il...
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