Ogni
tanto bisogna occuparsi anche dei prefissi telefonici, questo è
quanto vale oggi la Lega che fu, una percentuale da teleselezione.
Non è un bell'esercizio, né di analisi politica né (tanto meno) di
scrittura. Il fatto è che quando i valligiani dal palato fine, che
si nutrono con i “güster” di funarian/guzzantiana memoria e di
bistecche d'orso con rutto finale la fanno fuori dal vasetto, non è
possibile far finta che non esistono: ci sono e vanno presi in
considerazione. Così, come i giornali americani dello Iowa
pubblicano gli indirizzi dei pedofili per tenere i bambini lontani
dalle loro case, la Padania ha deciso di pubblicare tutti gli
appuntamenti della ministra Cecile Kyenge nelle contee del nord. Lo
scopo? Aizzare i celti, i vichinghi (con annesse corna sull'elmo) e
gli adoratori di Odino non praticanti, a contestarne non solo la
politica ma soprattutto la presenza fisica. Di “negri”, a meno
che non siano destinati alle fabrichètte dei cummenda, al pascolo
delle vacche padane, all'edilizia del Nord-Est, alla raccolta del
riso (le mondine sono scomparse sostituite da ex danzatrici del
ventre di dubbia provenienza), allo smaltimento dei rifiuti organici
dei culoni degli allevatori di latte con multe della UE annesse, e
alla campagna intesa proprio come campagna, agricoltura insomma, del
Trota novello Menenio Agrippa, sono solo clandestini senza patria da
rinchiudere nei centri di accoglienza in attesa di rimpatriarli.
Tutta l'umanità e l'accoglienza dei leghisti è sintetizzabile in
una frase: “fœra
dai ball”. Poi c'è il duo di piadina, Matteo Salvini e Bobo Blues
Maroni, che, novelli Starski e Hutch, stanno giocando al poliziotto
buono e al poliziotto cattivo. Salvini scende in piazza con la felpa
padanizzata insultando domineddio, Maroni in completo fumo di Londra,
ma con cravatta verde d'ordinanza, fa lo statista nel suo ufficio al
Pirellone. Allora a noi viene in mente Amoo Hadji, un ottantenne del
villaggio di Dezhgah, distretto di Deharm, provincia di Fars in Iran
il quale, non lavandosi da sessantanni (è il detentore del record
mondiale di sporcizia), ha preso le sembianze di un africano di
Ouagadougou pur essendo di colorito bianco-latte dalla nascita. Ma non è che Borghezio è
bianco solo perché si lava?
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