Bizzarro
l'atteggiamento dei democrat pseudo-sinistrorsi. Inciuciano per 20
anni con Silvio, lo riesumano per ben tre volte grazie anche alla
fame di banche, trombano Prodi, ci fanno un governo poi, come
pizzicati dalla mosca tse-tse, lo chiamano “pregiudicato”. Noi
possiamo permetterci di chiamarlo con il nome che ha dopo la sentenza
della Cassazione, loro no, e non si permettano. Massimo D'Alema,
l'uomo dei lunghi asti e degli odii sempiterni, uscendo dalla
direzione del Pd ha detto: “Siamo alle comiche”. Come definire
allora il patto della crostata a casa Letta (lo zio) che, allo zibibbo parlava
di accordo fatto e la mattina dopo, appena preso il caffè, si
trasformò per il lider maximo in un incubo? Il fatto è che Renzi
non può permettersi di perdere le Europee. Se dovesse avvenire,
Baffetto gli direbbe: “Io dopo averle perse mi sono dimesso, tu che
fai?” La segreteria di De' Medici, insomma, corre il rischio di
essere la più breve della storia dei democratici, ancora più breve
di quella di Epifani, il che è tutto dire. E come potrebbe perdere
le elezioni europee Matteuccio-foglio excel? Per colpa
dell'immobilismo di questo governo ultrademocristiano del quale il Pd
è l'azionista di maggioranza. L'effetto primarie, insomma, potrebbe
durare pochissimo se ser Matteo non mette qualche freccia nella sua
faretra tenendosi pronto a scoccarla. E piuttosto che farsi
defenestrare da un Fassina-chi? qualsiasi, preferisce andare a votare
anche per le politiche, l'election-day di Berlusconi e Grillo, e
giocarsi la partita in campo aperto, con una legge elettorale nuova di zecca che non lo faccia partire da perdente. In queste ore Matteo incontrerà
Berlusconi. Più di un osservatore politico sottolinea come il fatto
in sé, non rappresenti uno scandalo, purché tutto avvenga alla luce
del sole, purché si adotti il metodo tedesco di consultazioni quasi
pubbliche come quelle avvenute fra la Spd e il Cdu. L'aria è questa.
L'incontro dovrebbe tenersi a Firenze davanti a una ribollita, più
pesante della crostata ma sicuramente meno subdolamente raffinata.
Poi c'è il Brunello di Montalcino, ma questo è un altro discorso.
PS. Se
non lo avete ancora capito, abbiamo prorogato il tempo a disposizione
di Matteo per tentare di convincerci.
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