Mentre
il mondo è in fibrillazione per le condizioni di salute di
Schumacher, di Angela Merkel (anche lei caduta dagli sci, segnale
inequivocabile che lo sport fa male) e di Piergigi Bersani che non
vede l'ora di godersi Juventus-Roma 3 a 0, in Sardegna il M5S alza
bandiera bianca e decide, nella piena autonomia di Beppe Grillo, di
non prendere parte alle prossime regionali. Curioso il caso sardo.
Alle ultime politiche il Movimento aveva preso più voti di tutti gli
altri partiti, un 29,68 per cento alla Camera che non ha convinto il
Capo Supremo a concedere il simbolo pentastelluto ai rappresentanti
sardi della sua creatura. In queste ore si sono succedute
dichiarazioni su dichiarazioni, spesso contraddittorie, in antetitesi
le une con le altre. Le due fazioni dei 5S, insomma, non si sono
messe d'accordo, accusandosi l'un l'altra di protagonismo,
malpancismo, incoerenza e rifiutandosi di confrontarsi per arrivare a
quell'unità di intenti che Grillo aveva messo come condizione
indispensabile per correre alle regionali. Le posizioni si riassumono
nelle dichiarazioni di due esponenti delle opposte fazioni. Emanuela
Corda, deputata, dice: “Noi non presenteremo alcuna lista, perché
non siamo ancora pronti per farlo. Quando avremo un metodo definito e
regole certe condivise, arriverà il nostro momento. Ci sono ancora
troppo livore, troppa incoscienza, troppo protagonismo nell'esternare
ai quattro venti, un malessere che è figlio primariamente delle
nostre stesse debolezze e delle nostre fragilità. Temo che alcuni
abbiano scambiato il Movimento per uno sfogatoio dove poter fare il
proprio comodo, senza curarsi del fatto che in certi contesti,
occorra rispettare delle elementari regole di buona educazione”. Le
risponde, piccatissima, un'altra deputata, Paola Pinna, che dice: “La
Sardegna non era pronta? E chi mai è stato pronto? Sarebbe bastato
poco per esaudire le richieste d'aiuto di vari attivisti e
parlamentari. O non interessa la Sardegna, come non è mai
interessata a nessuno se non per trascorrerci le vacanze, o è il
periodo che è poco indicato (europee in vista)". Per quello che
può valere il nostro giudizio, è buona la seconda. Evidentemente i
sondaggi danno (anche in Sardegna) il M5S in caduta libera. E un
fallimento, a pochi mesi dalle europee, non sarebbe un bel biglietto
da visita dopo i flop rimediati in questi ultimi tempi. Lo sa Grillo,
lo sa Casaleggio. Meglio passare, almeno per questa mano... di poker.
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