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giovedì 22 maggio 2014

Tante domande senza risposte. E il mare è sempre più blu

Vorremmo sapere se è vero che Claudio Scajola fu informato che il professor Marco Biagi correva pericolo di vita. Roberto Maroni, allora ministro del Welfare, dice (oggi) che scrisse personalmente al suo collega di governo per chiedere la scorta a Biagi anche quando si trovava a casa sua a Bologna. Sembra che fra le carte sequestrate al collettore della 'ndrangheta ci sia anche la lettera di Maroni, come sembra ci siano le richieste di tutela avanzate dallo stesso Biagi vittima di telefonate anonime minatorie. Le uniche cose certe sono due. La prima è che Scajola definì Biagi un “rompicoglioni”. La seconda che le BR lo ammazzarono sulla porta di casa.
Vorremmo sapere che fine ha fatto la commissione di inchiesta parlamentare sui fatti del G8 di Genova che la sinistra unita richiese a gran voce. Per la mattanza del G8, hanno pagato solo gli esagitati celerini. Chi ha dato l'ordine di sospendere i diritti democratici e di massacrare studenti inermi (suore comprese) è stato arrestato solo qualche giorno fa. Lasciando perdere le grandi stragi sulle quali, forse, neppure la riesumazione dei cervelli di Kossiga e Andreotti metterebbe la parola fine con la condanna dei mandanti e degli esecutori, vorremmo sapere se corrisponde al vero la notizia che i familiari di Emanuela Loi dovettero pagare il viaggio di ritorno in Sardegna dei resti della figlia massacrata dalla mafia a Via d'Amelio.
Vorremmo sapere che fine ha fatto l'indagine sulla P3, dopo aver appurato che non erano quattro amici rincoglioniti al bar ma pericolosi teorici di tangenti e malaffare.
Vorremmo sapere, perdonateci ma siamo curiosi, quanto incidono ancora la massoneria e il Gruppo Bilderberg sui destini delle nazioni, Italia in primis. Vorremmo sapere infine, “chi autorizza chi” a fare processi sommari di ogni ordine e grado. Considerata l'assenza della banda larga, si corre il rischio che i processi via web durino più di quelli ordinari. Una perdita di tempo e un giochetto inventato per chi ama vedere grondare il sangue, un trash fuori moda. Ci sarebbero altre cento domande da porre a chi ci ha governato e a chi ci governa. Ma è una perdita di tempo e proprio il mare è sempre più blu.

2 commenti:

  1. E' su questi ragionamenti e domande che grillo ha trovato la base per inveire contro tutto il circo malefico di una politica INCAPACE, ma sopratutto di uomini politici incapaci; anzi capaci di intrallazzare, corrompere e accondiscendere per gli amici, ed amici degli amici.
    Io sono certo che tutti i politicanti degli ultimi 20 anni sapevano della gravità della crisi del nostro paese, ma non hanno mai fatto nulla per gestirla risolvendo i problemi.
    Non hanno fatto nulla perchè non conveniva fare per non perdere i voti e restare abbarbicati alle poltrone.
    Classe dirigente vecchia ed inutile. Buttarli fuori è il meno.

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    1. Caro Plinio, sfondi una porta aperta anzi, se ti va di rileggerti un po' di cose scritte qualche tempo fa, ti renderesti conto di come la penso. Lo so che Grillo è stato bravissimo a intrufolarsi nel buco nero del rapporto perverso politica/affari, quello che non mi convincono sono le sue ricette per uscirne fuori. Lo sai anche tu, da come argomenti, che con uno sputo via web non risolverà una solenne mazza. I tribunali speciali servono ma non online, nella realtà, e ti dirò di più, l'accusa non dovrebbe essere concussione o corruzione ma genocidio di tre generazioni di giovani italiani. Chi è oltre Berja?

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