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venerdì 26 ottobre 2012

Quattro anni a Silvio con interdizione dai pubblici uffici: evasione (fiscale).


E' il primo grado, lo sappiamo. Ma un passo avanti lo è di certo. Finora, fra prescrizioni brevi, lunghe, leggi e leggine ad personam, giudici compiacenti e cancellieri impertinenti, Silvio se l'era sempre cavata. Per la truffa dei diritti televisivi però no, beccato. Ghedini è allibito e non dice più "mavalà". Longo sta partendo per un pellegrinaggio a Medjugorje. Confalonieri non sa se ridere per la sua assoluzione o piangere per la condanna del suo capo. Il medico di famiglia, che gli aveva consigliato di darci un taglio con le serate eleganti di Arcore, ora è preoccupatissimo per le reali coronarie. E' il primo grado, lo sappiamo. Però la sentenza del tribunale di Milano dice che Silvio non è un intoccabile, che è un truffatore e un evasore fiscale e che, per almeno tre anni, se ne dovrebbe stare lontano dagli incarichi pubblici. Non sappiamo se la decisione di mollare sia stata il frutto di un venticello spirato dalle parti della cancelleria del tribunale, quello che è certo è che Silvio potrà finalmente dedicarsi ai giovani, "meglio se minorenni", come ha argutamente osservato Vauro nella sua ultima vignetta. Silvio è incazzatissimo. Sarà meglio non abbassare la guardia. Ha perso la sua verginità giudiziale. E' un uomo disperato. Stasera neppure Nicole, finalmente libera dai suoi impegni politici, potrà consolarlo. Che vuol farci, Cavaliere, la grande legge dei numeri esiste anche per lei. Dopo tante assoluzioni, prima o poi una condanna doveva arrivare.

2 commenti:

  1. Solo, non e' niente in rapporto a quanto ha combinato. E i soldi evasi li rende o come al solito "paghiamo noi" ?

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  2. C'è da chiederglielo? Paghiamo noi, come sempre...
    K.

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