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domenica 10 novembre 2013

Lo schiaffo di Prodi al Pd, sempre meno partito sempre più nebulosa

Ha ragione Massimo Cacciari: "Il Pd è un partito mai nato". Aver tentato di far convivere Beppe Fioroni e Pippo Civati è stata una pessima idea e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Romano Prodi, massimo teorico e ispiratore del Partito Democratico, lo ha capito sulla sua pelle e quei 101 zozzoni (ma erano molti di più) che lo hanno impallinato sulla strada verso il Quirinale, sono stati solo la punta di un iceberg che si chiama non-identità. Così, se il segretario Epifani annuncia di voler ospitare a Roma il congresso del Pse, Fioroni minaccia il ritorno della Margherita che, se fosse solo un fiore, non farebbe un cent di danno. Romano Prodi non ha rinnovato la tessera del Pd e non parteciperà alle primarie, annunciando il suo ritiro dalla politica attiva. D'Alema sarà contento, Veltroni pure, Bersani idem. Impossibile vincere con questi personaggi, impossibile parlare di sinistra. Ciao Italia.

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