Stanotte
c'è stato l'ennesimo incontro tra Berlusconi e Alfano per
scongiurare la scissione dell'ex Pdl. Al momento non ne conosciamo
gli esiti anche se, considerati gli stracci volati nelle ultime ore,
la sensazione è quella che Dudù abbia azzannato i polpacci d'O
Schiattamuort, provocando una serie infinita di bestemmioni da parte
del vice premier. Situazione tutto sommato delirante, quella che si è
venuta a creare nel monolite silviesco, perché sembra più un
problema di ripicche covate astiosamente nel tempo, piuttosto che una
spaccatura su valori e ideali che dovrebbero fare la differenza.
Così, com'è successo quando Gianfranco Fini ha tentato di mettersi
di traverso sulla strada della marcia trionfale di Silvio, i No-Cav
hanno iniziato, più o meno apertamente, a tifare per “i
governativi” del Pdl dimenticando chi sono, cosa hanno fatto in
questi anni, il loro identikit personale e politico, i guasti causati
alla democrazia con il loro lavoro puntuale e scientifico di
demolitori di storia e di valori repubblicani. Ritrovarsi a tifare
per Alfano, Quagliariello, Cicchitto, Sacconi, Formigoni, Lupi,
Giovanardi (dio bono, Carlo Giovanardi!) è il segnale dello sfascio
totale nel quale versa la politica in questo paese anestetizzato e
privato di ogni dignità umana e sociale. Eppure accade, ed è una
frase che sentiamo ripetere con sempre maggiore frequenza anche da
alcuni amici: “Speriamo che Sacconi... “, ma Sacconi chi? Il
demolitore dell'unità sindacale? Il marito di cotanta moglie madre
di cotanti vaccini antiaviaria? Lo sfasciatore dello statuto dei
lavoratori e della sicurezza nei luoghi di lavoro? Ma questi sono i
personaggi per i quali dovremmo avere un occhio di riguardo e perfino
un po' di simpatia? Siamo arrivati al punto che meglio di Silvio sono
perfino i massacratori della socialità italica, una preferenza per
il meno peggio che è sintomo di una disperante solitudine e non di
una sana prospettiva. Ma le prospettive, ormai, sono tutte legate al
democristiano di ferro che guida questo governo contro natura e che
dovunque va, dice che la questione della quale si occupa in quel
momento, è la “questione centrale”. LettaLetta lo ha detto
nell'ordine: del lavoro, della disoccupazione, delle
telecomunicazioni, dei trasporti, della cultura, dell'ambiente, della
scuola e, ieri, pure dello sport. Tale a quale al suo modello
ispiratore: Amintore Fanfani, l'inventore della “finanza
differenziata” che pure ci portò all'Oscar alla Lira. E se uno non
ci sta a santificare i governativi del Pdl, a chi dovrebbe rivolgere
la sua attenzione, al Pd? Ai 5S? A Scelta Civica? Alla Lega? O
all'appassito Vendola di Sel? L'impressione che ci sia una forza politica peggiore del Pdl che si chiama Pd, aumenta giorno dopo giorno e man
mano che si avvicina la data delle primarie. Nelle prossime ore,
Gianni Cuperlo sarà da queste parti, invitato da un circolo di
marinai. Cuperlo è la fotografia esatta dell'apparatnik del Pd:
grigio come la facciata del Politburo, plastificato come la mummia di
Lenin. Fateci caso, è tale e quale: stessa pelle liscia, stesso
sguardo spento, stessa postura, la medesima immobilità. Gli
assomiglia (alla mummia) perfino nel tono della voce: inanimato.
ma questi zappacorta come possono avere come esempio in pregiudicato,ma questi imbecilloni da dove vengono ?non hanno seguito le malefatte del caimano,tutti intelligenti,imboniti ed infarciti con idee strampalate dai lecchini ex pdl (popolo dei lecchini) e poverini anche loro continueranno a credere che il caimano sia una persona onesta.Diceva il povero Indro Montanelli che il pregiudicato crede alle sue stesse menzogne,da qui le persecuzioni giudiziarie ecc.
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