Tira
una brutta aria in Forza Italia. Appena rinato, il partito personale
e padronale di Silvio Berlusconi mostra le crepe dovute all'anzianità
di servizio, anche perché una ri-fondazione non è minimamente
paragonabile a una overdose di botulino. Silvio è stato chiaro.
Prendendo la parola alla convention dei berluschini targati Luiss, e
convocati dalla Santanchè, ha detto: “Cari ragazzi, dovete
iniziare a studiare la politica, a operare sul territorio, a fare
proseliti, a diventare ufficiali dell'esercito di Silvio. Forza
Italia ha bisogno di forze nuove, fresche, entusiastiche”. E non è
un caso che Silvio non abbia ancora nominato il nuovo capogruppo di FI
al Senato e che, tanto per far capire che il partito è saldamente nelle sue mani, sta pensando seriamente di assumere l'interim dell'incarico. Fra
le tante cariche che ha avuto, quella di capogruppo al Senato gli
manca e, così come l'album Panini non si poteva considerare finito
senza Pizzaballa (il mitico portiere dell'Atalanta la cui figurina
era introvabile), prima della decadenza Silvio vuole provare
l'ebrezza di fare lo Schifani. Questo fatto l'hanno preso male in
tanti. Il primo a risentirsi è stato Antonio Razzi che, fino
all'ultimo, ha sperato di poter dire con la veste dell'ufficialità
del ruolo ai colleghi senatori: “Fatev' li cazz vostri”. Tutti
questi orpelli insignificanti (e ce sono a decine partendo da “testina di minchiuzza” Mimmuzzo Silipoti), saranno miseramente lasciati al
loro destino di esseri inutili dal nuovo corso del partito dei
forzaitalioti. Silvio non ha nessuna intenzione di riproporli né di
farsi sbeffeggiare per mantenere nel partito personaggi dal tasso
intellettivo inferiore a zero. Tanti vecchi parlamentari di lungo
corso se ne resteranno a casa per far posto ai nuovi berluschini
rampanti di cui abbiamo avuto un assaggio televisivo nel quale, l'unico motivo di interesse era rappresentato da Dudù che lecca i piedi al
padroncino. Poi c'è Francesca, che di tutti quei polident e
pannoloni si è cordialmente annoiata e che vorrebbe tanto
organizzare cene galanti con suoi coetanei. Insomma, Forza Italia è
in piena fibrillazione, tanto che Razzi sta pensando seriamente di
passare con Alfano.
Sul
ministro Cancellieri non sprechiamo neppure una parola. Vince la
vergogna e noi siamo ancora capaci sia di vergogna che di grandi
passioni, l'unica qualità richiesta dagli antichi greci per essere
considerati “uomini”.
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