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giovedì 21 novembre 2013

Silvio: “In Forza Italia servono forze nuove”. Le vecchie la prendono malissimo

Tira una brutta aria in Forza Italia. Appena rinato, il partito personale e padronale di Silvio Berlusconi mostra le crepe dovute all'anzianità di servizio, anche perché una ri-fondazione non è minimamente paragonabile a una overdose di botulino. Silvio è stato chiaro. Prendendo la parola alla convention dei berluschini targati Luiss, e convocati dalla Santanchè, ha detto: “Cari ragazzi, dovete iniziare a studiare la politica, a operare sul territorio, a fare proseliti, a diventare ufficiali dell'esercito di Silvio. Forza Italia ha bisogno di forze nuove, fresche, entusiastiche”. E non è un caso che Silvio non abbia ancora nominato il nuovo capogruppo di FI al Senato e che, tanto per far capire che il partito è saldamente nelle sue mani, sta pensando seriamente di assumere l'interim dell'incarico. Fra le tante cariche che ha avuto, quella di capogruppo al Senato gli manca e, così come l'album Panini non si poteva considerare finito senza Pizzaballa (il mitico portiere dell'Atalanta la cui figurina era introvabile), prima della decadenza Silvio vuole provare l'ebrezza di fare lo Schifani. Questo fatto l'hanno preso male in tanti. Il primo a risentirsi è stato Antonio Razzi che, fino all'ultimo, ha sperato di poter dire con la veste dell'ufficialità del ruolo ai colleghi senatori: “Fatev' li cazz vostri”. Tutti questi orpelli insignificanti (e ce sono a decine partendo da “testina di minchiuzza” Mimmuzzo Silipoti), saranno miseramente lasciati al loro destino di esseri inutili dal nuovo corso del partito dei forzaitalioti. Silvio non ha nessuna intenzione di riproporli né di farsi sbeffeggiare per mantenere nel partito personaggi dal tasso intellettivo inferiore a zero. Tanti vecchi parlamentari di lungo corso se ne resteranno a casa per far posto ai nuovi berluschini rampanti di cui abbiamo avuto un assaggio televisivo nel quale, l'unico motivo di interesse era rappresentato da Dudù che lecca i piedi al padroncino. Poi c'è Francesca, che di tutti quei polident e pannoloni si è cordialmente annoiata e che vorrebbe tanto organizzare cene galanti con suoi coetanei. Insomma, Forza Italia è in piena fibrillazione, tanto che Razzi sta pensando seriamente di passare con Alfano.
Sul ministro Cancellieri non sprechiamo neppure una parola. Vince la vergogna e noi siamo ancora capaci sia di vergogna che di grandi passioni, l'unica qualità richiesta dagli antichi greci per essere considerati “uomini”. 

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