Io Cassimatis, tu Cassimatis, egli Cassimatis
A una
certa età può succedere. Può accadere che, data l'alta visibilità
sociale, si prendano decisioni più dettate da una pericolosa
sindrome di delirio d'onnipotenza, che da ordinaria, anziana
quotidianità. Se a tutto questo si aggiunge la inevitabile demenza
senile, il risultato di una vita trascorsa ad accumulare soldi
(preferibilmente in nero), è quello di sentirsi uno che vale molto
di più di uno, e di seguire pedissequamente gli insegnamenti e le
parole d'ordine del Marchese del Grillo. Perché proprio di grilli,
animaletti simpaticissimi ma altrettanto fastidiosi, si parla.
I
grilli, insetti ortotteri ensiferi, sono come le cicale, sempre
insetti ma dell'ordine dei rhynchota, rompono e basta. Hai voglia a
dire che simboleggiano l'estate, le assolate e canicolari giornate
agostane, i torridi pomeriggi trascorsi con i piedi in ammollo, sono
sempre insetti che, come le mosche ma più puliti, ti si infilano con
i loro suoni nelle orecchie e non ti mollano più. Per cui, il
rischio di dare di matto è quanto mai presente.
Per
avere conferma di ciò, basterebbe chiedere alla ex candidata dei
FiveStars a Genova, tale Marika Cassimatis, insegnante di geografia.
Chiedete a lei cosa ne pensa dei grilli e delle cicale che spesso li
circondano e ne sentirete delle belle, perché vi dirà che gli
insetti padroni esistono e che nessuna cicala, per quanto rumorosa
può opporvisi. Soprattutto se il grillo principe di cui sopra, è
provvisto di una furbizia senza precedenti.
Lui,
al contrario di Silvio vostro che non è nei cieli, non paga ma viene
pagato. Lui, fondando un Movimento, ne trae utili che nessun essere
umano potrà mai intascare, e, infatti, parliamo di insetti e non di
esseri umani. Lui, a ogni click, pardon frinire, intasca, mentre
l'altro, a ogni sorriso, è costretto a offrire sostanziosi rimborsi
spese, 250/300 mila euro mensili dice il suo ragioniere.
Uno
regna incontrastato sulle cicale che lo seguono ossessivamente e
acriticamente fino ad annullarsi. Ma anche l'altro regna sulle cicale
che però hanno il compito di amplificarne il frinire mentre una
sola, Brunetta, zilla.
Siamo
di fronte al sovvertimento totale delle regole del gioco democratico.
Se un
grillo decide che le decisioni prese da un centinaio di cicale non
valgono un cazzo, non ci sarà mai nulla da fare, forte del suo
ruolo, agirà comunque secondo le proprie idee e convenienze.
Purtroppo
a una certa età si torna bambini e se la partita di calcio prende il
verso sbagliato, il proprietario del pallone, pardon del simbolo, lo
prende e lo riporta a casa, lasciando gli altri a correre senza
palla, che sarà anche uno schema di gioco, ma quanta fatica!
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