Poi
arrivano le Fiamme Gialle e scoprono che di Opere, CL ne promuoveva veramente
tante, compresa una scuola nel bergamasco da sistemare con i fondi derivati dal
permesso per una discarica di amianto nel cremonese. La storia è questa. Qualcuno
ricorderà l’affaire legato a Franco Nicoli Cristiani, il vicepresidente del
Consiglio Regionale Lombardo arrestato per una tangente di 100mila euro presa (o
pretesa) dall’imprenditore della monnezza tossica, Pierluca Locatelli, ansioso
di ottenere dalla Giunta del Pirellone i permessi necessari per aprire una
discarica di amianto. Orbene, seguendo quell’inchiesta, i magistrati milanesi
si sono imbattuti in Rossano Breno e Luigi Brambilla, rispettivamente
presidente e vice presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo finiti,
dopo una perquisizione nelle loro abitazioni, nel registro degli indagati. L’accusa:
corruzione. La mazzetta sarebbe servita per aprire una scuola di stretta
osservanza ciellina in quel di Bergamo, e l’inevitabile rinvio a giudizio è
motivato da: “Emerge un diretto coinvolgimento di Rossano Breno e Luigi
Brambilla, affinché amministratori della Regione Lombardia con cui erano in
contatto, favorissero, con atti contrari ai doveri d’ufficio, gli interessi
imprenditoriali di Pierluca Locatelli e l’ottenimento dell’autorizzazione
regionale”. La chiacchieratissima Compagnia delle Opere, come si era sempre
sospettato, mentre ora iniziano a starci prove concrete, non è composta
propriamente da stinchi di santi (battutaccia ma quando ci vuole... ). Che
dietro l’aspetto perbene di una specie di consorteria cattolica pronta a
elargire opere di bene ci fosse un sistema oliato di sottopotere economico, era
sotto gli occhi di chi quegli occhi non voleva chiuderli. C’è da notare, ci
scommettiamo ciò che abbiamo di più caro (la dignità) che se si continuasse a
scavare, specie nell’ambito della sanità, ne vedremmo delle belle. Ma non tocca
a noi, tocca ai giudici, magari a quelli che non hanno paura di beccarsi una
maledizione o, peggio, una scomunica.
Era ora!!! Non ne potevamo più.
RispondiEliminaMarco
Chissà perché in questo paese si sa sempre tutto ma niente viene mai a galla. Forse è la volta buona che vadano a fare i missionari sul serio.
RispondiEliminaCarlo
Il tuo monologo mi piacerebbe davvero seguirlo, non immagini quanto, Max...
RispondiEliminaan-arché