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venerdì 29 marzo 2013

Il senso di Giorgio per il commissariamento: prima l'Italia, poi Bersani. Furoreggia un nuovo lavoro: la videomignotta. Diecimila nuove occupate in un amen.


Siamo alla riedizione del ghe pensi mi di berlusconiana strategia. Chi lo pronuncia, solitamente è affetto da delirio di onnipotenza. Dirlo di Silvio è lecito, di Napolitano non sappiamo, magari ci scappa un vilipendio al capo dello stato. Giorgio, in scadenza di mandato, ha ritrovato una giovinezza inaspettata, sembra quasi che il Cavaliere gli abbia fatto dono di una intera confezione di Scapagnini Pills. Piergigi è andato dal Presidente a riferire di non aver tirato fuori un ragno dal buco e Giorgio gli ha detto: “Ora stai buono, ti siedi in panchina, aspetti un po', ci provo io”. E inizierà da subito, il Presidente, da oggi stesso, da questa mattina alle 11 zero zero. Vedrà Silvio e gli chiederà di essere meno pretenzioso. Poi i montiani. Poi gli altri, mentre nel Pd si sta preparando una fronda che manco il thun. Si fanno nomi. Torna in gioco nientemeno che Giuliano Amato, roba da archeologia politica, roba da craxismo. Si parla della ministra Cancellieri. Si parla di Settis. Si parla di Gallo, il presidente della corte costituzionale. Si parla. Punto. Novello Silvan, Giorgio sta cercando nel cilindro la soluzione migliore per dare un attimo di respiro alla governabilità di questo Paese. Potrebbe uscirne fuori un bianconiglio, potrebbe farsi largo un sorcio. Mah! Il M5S, che in qualche modo alcune responsabilità dovrà pure assumersele, ha già fatto una proposta niente affatto peregrina ai pidini. In poche parole ha detto: “Facciamo fare il governo a Giorgio, poi, insieme, votiamo l'ineleggibilità, il conflitto d'interessi, il falso in bilancio e la nuova legge elettorale”. Secondo noi un pensierino il Pd potrebbe farcelo. Sai che trombata per Silvio, che appoggia il governo, e passano tutte le leggi che lui vede come la peste bubbonica! Se la situazione non fosse drammatica, questa fase storica potrebbe rappresentare un momento unico per sperimentare una nuova forma di democrazia e di partecipazione attiva dei cittadini-contribuenti. Ma il tempo stringe. Moody's non aspetta. E tutti i parlamentari che fino a ieri non hanno fatto un amato cazzo, oggi se la prendono con Bersani colpevole, ai loro occhi strabici, di aver perso una settimana di tempo. Ma andate a lavorare in una fonderia, mangiapane a tradimento! Nel tardo pomeriggio ne sapremo di più e, anche se Grillo si è offerto di incontrare Napolitano (fuori dalle mura del Quirinale) i primi della prossima settimana, il quadro, in serata, dovrebbe essere già più chiaro, giusto in tempo per la processione del Cristo morto, il venerdì santo. Comunque, nonostante la pesante aria di Quaresima che spira in Italia, destinata a continuare anche dopo la Pasqua, fa piacere sapere che diecimila ragazze hanno trovato lavoro sfruttando le nuove tecnologie. Si spogliano davanti a una webcam, dando inizio a quella forma di prostituzione virtuale che mancava in un paese pieno di troie e di puttanieri reali. Riscoprendo le tariffe dei vecchi casini, gli allupati reali che entrano in contatto con le mignotte virtuali, vanno a tassametro, a marchetta insomma. Si parte da una tariffa base di 10 minuti (una sveltina) e si arriva all'ora piena di collegamento che, a occhio e croce, costa un fottio. Ma volete mettere il piacere di sollazzarsi da soli, davanti a un monitor, con una bella ragazza pigolante piuttosto che scendere in piazza e rischiare un incontro vero? Crediamo sia la sensazione che ha avuto Piergigi quando si è trovato di fronte Crimi e la Lombardi. La mano di Bersani ha cercato per tutto il tempo dell'incontro un mouse per cambiare pagina. 

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