Siamo
alla riedizione del ghe pensi mi di berlusconiana strategia. Chi lo
pronuncia, solitamente è affetto da delirio di onnipotenza. Dirlo di
Silvio è lecito, di Napolitano non sappiamo, magari ci scappa un
vilipendio al capo dello stato. Giorgio, in scadenza di mandato, ha
ritrovato una giovinezza inaspettata, sembra quasi che il Cavaliere
gli abbia fatto dono di una intera confezione di Scapagnini Pills.
Piergigi è andato dal Presidente a riferire di non aver tirato fuori
un ragno dal buco e Giorgio gli ha detto: “Ora stai buono, ti siedi
in panchina, aspetti un po', ci provo io”. E inizierà da subito,
il Presidente, da oggi stesso, da questa mattina alle 11 zero zero.
Vedrà Silvio e gli chiederà di essere meno pretenzioso. Poi i
montiani. Poi gli altri, mentre nel Pd si sta preparando una fronda
che manco il thun. Si fanno nomi. Torna in gioco nientemeno che
Giuliano Amato, roba da archeologia politica, roba da craxismo. Si
parla della ministra Cancellieri. Si parla di Settis. Si parla di
Gallo, il presidente della corte costituzionale. Si parla. Punto.
Novello Silvan, Giorgio sta cercando nel cilindro la soluzione
migliore per dare un attimo di respiro alla governabilità di questo
Paese. Potrebbe uscirne fuori un bianconiglio, potrebbe farsi largo
un sorcio. Mah! Il M5S, che in qualche modo alcune responsabilità
dovrà pure assumersele, ha già fatto una proposta niente affatto
peregrina ai pidini. In poche parole ha detto: “Facciamo fare il
governo a Giorgio, poi, insieme, votiamo l'ineleggibilità, il
conflitto d'interessi, il falso in bilancio e la nuova legge
elettorale”. Secondo noi un pensierino il Pd potrebbe farcelo. Sai
che trombata per Silvio, che appoggia il governo, e passano tutte le
leggi che lui vede come la peste bubbonica! Se la situazione non
fosse drammatica, questa fase storica potrebbe rappresentare un
momento unico per sperimentare una nuova forma di democrazia e di
partecipazione attiva dei cittadini-contribuenti. Ma il tempo
stringe. Moody's non aspetta. E tutti i parlamentari che fino a ieri
non hanno fatto un amato cazzo, oggi se la prendono con Bersani
colpevole, ai loro occhi strabici, di aver perso una settimana di
tempo. Ma andate a lavorare in una fonderia, mangiapane a tradimento!
Nel tardo pomeriggio ne sapremo di più e, anche se Grillo si è
offerto di incontrare Napolitano (fuori dalle mura del Quirinale) i
primi della prossima settimana, il quadro, in serata, dovrebbe essere
già più chiaro, giusto in tempo per la processione del Cristo
morto, il venerdì santo. Comunque, nonostante la pesante aria di
Quaresima che spira in Italia, destinata a continuare anche dopo la
Pasqua, fa piacere sapere che diecimila ragazze hanno trovato lavoro
sfruttando le nuove tecnologie. Si spogliano davanti a una webcam,
dando inizio a quella forma di prostituzione virtuale che mancava in un paese pieno di troie e di puttanieri reali. Riscoprendo le tariffe
dei vecchi casini, gli allupati reali che entrano in contatto con le
mignotte virtuali, vanno a tassametro, a marchetta insomma. Si parte
da una tariffa base di 10 minuti (una sveltina) e si arriva all'ora
piena di collegamento che, a occhio e croce, costa un fottio. Ma
volete mettere il piacere di sollazzarsi da soli, davanti a un
monitor, con una bella ragazza pigolante piuttosto che scendere in
piazza e rischiare un incontro vero? Crediamo sia la sensazione che
ha avuto Piergigi quando si è trovato di fronte Crimi e la Lombardi.
La mano di Bersani ha cercato per tutto il tempo dell'incontro un
mouse per cambiare pagina.
Com'è questa storia delle videomignotte?
RispondiEliminaAntonio
Interessato, eh!!!
RispondiEliminaVania