Dell'Utri condannato a 7 anni. Vignali presenta tre proposte di legge salva-Silvio. A Roma arrestato Riccardo Mancini, braccio destro di Alemanno. Governare con chi?
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Toro Seduto |
Tifiamo
da sempre per gli sfigati, la nostra personale proiezione
nell'immaginario collettivo. A noi, quelli che stanno sempre nel
posto giusto al momento giusto, stanno cordialmente sulle palle. Ci
piace Charlie Brown, spasimiamo per Paperino Paolino, ci è simpatico
Vercingetorige e pure Toro Seduto che da una lezione al generale
Custer. Insomma, la nostra visione della vita non prevede particolari
inclinazioni nei confronti dei vincenti, soprattutto di quelli che lo
fanno senza merito. Forse sta proprio nella nostra particolare
inclinazione da manuale psichiatrico, l'aver adottato con tenerezza
(visione più guevariana che francescana), lo sforzo disumano di
Piergigi Bersani, teso a formare un governo che potrebbe essere utile per
l'Italia, ma quanto mai sgradito ai maggiorenti. Avete sentito le
dichiarazioni delle parti sociali convocate da Piergigi, all'uscita
dal colloquio con il premier incaricato? Sembravano frasi di
circostanza, dette più per buona creanza che non per una effettiva
partecipazione al tentativo di dare una qualche forma di gestione al
sistema-Paese. A Bersani non crede nessuno, manco il suo gatto
Palmiro. Peggio. Gli danno tutti addosso. Dentro e fuori dal Pd.
D'Alema e Veltroni si sono sistemati, con tanto di sdraio, frittata
di cipolle e rutto libero, sulla sponda del fiume, sicuri di veder
passare la salma del Segretario. Renzi dice: “La direzione è stata
convocata all'ultimo momento, io faccio il sindaco mica il
perditempo” e se ne resta a Firenze. Gli house organ berlusconiani
lo danno già per morto e sepolto, tanto che Libero titola: “Basta
perdere tempo con Bersani”. Luca Cordero di Montezemolo, zitto fino
a ieri, se n'è uscito improvvidamente con: “Senza Berlusconi qua
non si va da nessuna parte”. Perfino i montiani vogliono che il Pdl
rientri in partita, perché l'unico modo che hanno di contare
qualcosa, è quello della riedizione della Grosse Koalition. Che la
Confcommercio dica che in Italia ci sono 4 milioni di poveri, sembra
non interessi a nessuno, e nella squadra degli ignavi è entrato
anche Beppe Grillo con tutte e due le scarpe. In questo momento, poi,
sembra che Beppe sia più interessato a trovare i “troll” del suo
blog che non a dare risposte ai milioni di elettori che lo hanno
votato perché disoccupati, cassintegrati, emarginati, delusi,
frustrati, incazzati, privati non solo dei sogni ma anche della
quotidianità. A Beppe dei poveri cristi non frega una mazza, a lui
interessa solo il tribunale della rete (giudici popolari, i
fedelissimi) al giudizio del quale sottoporre gli eventuali traditori
del “niet a tutto”. Se si dovesse votare di nuovo a giugno (o a
settembre), il M5S diventerebbe un prefisso telefonico, ma ai seguaci
del new-age decadente Mondo di Gaia tutto ciò non interessa, tanto nel 2020 il mondo
civile finirà e tornerà l'Uomo di Similaun. Ma chi sta peggio di
tutti, anche se sembra non sia così, è quell'agglomerato di
cervelli persi che risponde al nome di Popolo della Libertà (loro).
In un colpo solo si sono visti uno dei pezzi da novanta della nomenclatura, Marcellino Dell'Utri, condannato a 7 anni di galera
con, pare, una richiesta di arresto per pericolo di fuga. Il reato:
essere stato il tramite tra Berlusconi e la mafia. Un solerte
parlamentare, Raffaello Vignali, presentare in un colpo solo tre
proposte di legge per rintrodurre l'immunità parlamentare e, quindi,
salvare ancora una volta Silvio per via politico-legislativa. Il
braccio destro di Gianni Alemanno, sindaco pidiellino di Roma,
Riccardo Mancini, finire dritto in gattabuia per corruzione e
concussione (maxi tangente sull'acquisto di autobus per la Capitale).
E sapete cosa fa Silvio? Muove Alfano, come se fosse un pezzo degli
scacchi (stamattina siamo in vena buonista), per tentare l'ultimo
affondo nella sua corsa spasmodica verso il Quirinale: sette anni di
impunità garantita costituzionalmente e fanculo le toghe rosse.
Quanto tempo è che scriviamo di Berlusconi autocandidato al Colle?
Da una vita ma, come sempre, non ci si fila proprio nessuno.
Il gatto Palmiro è una figata pazzesca!!!
RispondiEliminaE perché, la scena fantozziana di D'Alema e Veltroni sulla sponda del fiume?
RispondiEliminaAntonio
E l'Uomo di Similaun nel 2020 è poco?
RispondiEliminaClaudio