Insomma, Silvio ha tutto, e la fregatura è che lui non ha fame, avverte solo un leggero languorino da potere che maschera la fifa blu di finire in galera (il fatturato e le azioni Mediaset c'entrano, ma non rappresentano la dominante). Per questo resiste, per questo attacca a testa bassa i magistrati che gli fanno le pulci, per questo carica la molla dei soldatini celeste-cielo e li spinge davanti al tribunale di Milano a protestare contro cosa? Una visita fiscale. Suvvia! Poi, non contento, manda 'o Schiattamuort a parlare con Giorgio Napolitano in fin di... mandato (Presidente non si tocchi anche lei, per favore!) implorando una maggiore clemenza per il padrone e invocando un cazziatone solenne per la band new punk Ilda&Co. Lo diciamo senza voler allarmare nessuno: Silvio continua a rappresentare l'unico, vero, incontrovertibile pericolo per la democrazia italiana, altro che M5S, altro che stagione delle stragi, altro che tritolo a gogò. Silvio è stato il tarlo della coscienza civile, ha rincoglionito il 60 per cento degli italiani, beneficiandone una buona parte. Ne è rimasto un trenta per cento, ma sempre tanti sono. Silvio è quello delle leggi ad personam, del codice penale fisarmonica, delle frequenze televisive ballerine, delle assicurazioni copertura all optional, dei beni demaniali fatti acquistare da amici e conoscenti, padrino degli evasori fiscali e dei corruttori, dei voltagabbana e dei portaborse in gonnella elevati a rango di ministre. Silvio è quello dei balli e balletti, dei travestimenti figli delle sue perversioni sessuali, delle bestemmie in tv contestualizzate dal monsignor Fisichella di turno, della Protezione Civile Spa che avrebbe sconquassato l'ambiente e i beni culturali peggio degli Unni di Attilo Flagello Diddio versione Abatantuono. Silvio è quello della revisione delle Costituzione in chiave presidenziale perché sempre lui, Silvio, invidia come un criceto allupato, i primi ministri con pieni poteri o i presidenti della repubblica alla Sarkò. Di Putin ci rifiutiamo di parlare. In questi due giorni, il nostro di cui sopra, ne ha combinate di tutti i colori, facendosi beffa di ogni regola possibile grazie a un Pocket Coffee che, provvidenzialmente, gli ha alzato la pressione arteriosa. Guai a ritenerlo finito. Guai a considerarlo, nel bene e nel male, storia. Ha già detto che non voterà mai un presidente della repubblica di sinistra. Secondo noi dipende. Se Bersani gli offrisse Palazzo Madama...
Letta su Facebook: "Se il Milan avesse perso anche all'andata, il Pdl avrebbe preso il 5 per cento di voti in meno". A proposito delle teste di cazzo di ieri...
La foto dell'accozzaglia pdl sulle scale del palazzo di giustizia è emblematica.
RispondiEliminaIn alto la rappresentazione di eroici e fedeli servitori dello stato e del popolo, in basso i deprimenti e fedeli servitori del padrone!