Caro
Beppe,
siccome sono un appartenente al vasto popolo della rete, credo
di avere diritto anch'io di dire la mia. Oddio, a meno che nel
frattempo non sia stata introdotta un'apposita patente, o un
certificato rilasciato dalla Questura, stile il passaporto o il porto
d'armi, sono convinto di poter affermare, in tutta tranquillità, di
essere parte integrante del popolo al quale ti rivolgi e che dici di rappresentare. Da anni,
molti meno di te ma poco importa - da queste parti il criterio
dell'anzianità non conta - ho un blog (quasi 400mila contatti in
quattro anni non li considero pochi), un profilo Facebook, uno
Twitter, uno Google Plus, uno LinkedIn, uno YouTube. Non ho attivato un account su MySpace perché non so né cantare né ballare né
recitare né far di conto. Che dici, sono autorizzato a considerarmi
un facente parte dell'onorevole Rete? Ti scrivo, caro
Beppe, perché sono venuto a conoscenza (grazie all'Huffington Post),
dell'Articolo 4, Comma terzo, del tuo Non-Statuto. Il suddetto
recita: “Il Movimento 5 Stelle non è un partito politico né si
intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della
possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di
opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e
partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o
rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della
Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a
pochi”. Per quanto sopra detto, certificato da un Non-Statuto
comunque vincolante, devo intendere che anche i rappresentanti del
tuo Movimento, non essendo stati eletti secondo quanto previsto dal
succitato articolo e comma, non potevano (possono) rappresentare
alcunché, tanto meno il popolo della Rete che, in modo palesemente
“non totale”, non ha preso parte all'elezione di onorevoli e
senatori del Movimento 5 Stelle. Rivendico, quindi, il mio
diritto-dovere di partecipare almeno alla consultazione che porterà alla
condivisione o no, dei punti a te proposti dall'onorevole Piergigi (è
una mania da blogger storpiare i nomi, vero Beppe?) Bersani, essendo
io uno come uno di voi. Uno è uno e vale uno. Attendo, caro Beppe,
notizie in merito.
Nella speranza che vorrai accogliere la mia
richiesta, per non essere costretto a perdere la stima in te che hai
fatto una sola cazzata, un Non-Statuto senza senso, e per far valere soprattutto il mio diritto di cittadino
reale e non virtuale. Uno è uno e io sono uno. Un altro è Don
Andrea Gallo. E tu sai quanto conti il “pretaccio” della tua
città...
PS.
Una domanda irriguardosa. Caro Beppe, ma gli industriali della Marca
Trevigiana presenti lunedì sera da Formigli, entreranno a far parte
del M5S così, senza un referendum del popolo della Rete? No, tanto per sapere...
Anche io voglio votare...
RispondiEliminaCarlo
E perché io no?
RispondiEliminaAntonio