La
deportazione di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alma, è stata
concordata tra l'ambasciata kazaka in Italia, nelle persone
dell'ambasciatore Yelemessov e del primo consigliere, e i vertici del
Viminale nella persona, sembra, di Giuseppe Procaccini. L'incontro al
vertice, è avvenuto la mattina stessa del prelevamento della signora
Ablyazov e di sua figlia ad opera di quaranta fra agenti e funzionari
della polizia di stato, manco si fosse trattato del capo di AlQaeda
in Italia. Ma tant'è. L'Italia ormai è diventato il paese delle
barzellette su Mohammed Esposito per cui, chiunque bussi alle porte
dei ministeri, purché rappresentante di uno stato estero, trova
immediata apertura e altrettanto ascolto. Su questa vicenda, per la
quale pagheranno come sempre solo i burocrati, ieri il vice-premier e
ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha dato la sua versione in
Parlamento. Non gli ha creduto nessuno ma lui è rimasto al suo posto
per la semplice ragione che, da quando si è insediato il governo
LettaLetta, basta che Brunetta dica “Occhio che cade il governo”,
tutti i misfatti si perdonano. E questa, Silvio, la chiama
“pacificazione”. Il Parlamento è diventato, ormai da tempo, il
luogo in cui chi mente non paga pegno, la realtà diventa fantasia e
viceversa; le commedie o, peggio, le farse, sono all'ordine del
giorno. Piero Grasso, il presidente del Senato, si indigna per la
giacca variopinta (con i colori della pace) del senatore grillino, ma
dice grazie al senatore Calderoli, dopo l'imbarazzante dichiarazione
auto-assolutoria sul caso Kyenge. “Le invierò un mazzo di rose –
ha detto Cita – come mi ha consigliato di fare quel gran viveur del
senatore Compagna”. Gli stava scappando un “casco di banane”,
ma poi non lo ha detto perché si è ricordato che la banana è il
frutto che preferisce, soprattutto quando lo stacca direttamente dal
ramo. Il Parlamento è diventato un teatro dell'assurdo. Mai sentite
tante puttanate in un luogo che dovrebbe rappresentare la nazione, e
se tanto ci da tanto, viene una tristezza incredibile a pensare come
questa nazione è ridotta. Ma da un luogo in cui si certifica che
Ruby è egiziana e nipote di Mubarak cosa pretendete, la serietà? La
compostezza? Grandi voli giuridici e legislativi? Pieno come un uovo
di nani (la statura fisica non c'entra una mazza, parliamo di
moralità) e di mignotte (le prostitute comunemente intese sono
esenti dal commento), il Parlamento italiano è diventato un luogo
irrespirabile, pieno di indagati, di messi sotto accusa, di corrotti
e corruttori, concussori e malversatori, soggetti indegni di sedere
in qualsiasi altro consesso civile, consiglio di presidenza della
Bocciofila di Sampierdarena inclusa. Un po' cloaca, un po' luogo
prescelto da perditempo senza arte né parte, l'italiota Circo Barnum
si è arricchito negli anni di veri e propri maestri
dell'equilibrismo, gli stessi che sono andati a dare una pacca sulla
spalla d'o' Schiattamuort, dopo l'informativa data alle Camere sul
caso Shalabayeva. Fra i “battitori di pacche” anche Pierfy Casini
il quale, dopo il fallimento del matrimonio con Mario Monti, è in
cerca di un accasamento, nuovo o vecchio non importa purché si
accasi: lui da solo non può stare. Ma fino a quando è Casini a
complimentarsi con Alfano, non ci si può sorprendere più di tanto.
Viene da piangere invece, quando a credere alla versione-gruviera del
vice premier, è tutto il Pd. Silvio, questa, la chiama
pacificazione.
basta!! sono stufo di questa congerie di 'maltrainsem'. Smettiamo di mantenere questa congerie di fannulloni incapaci e disonesti: è' ora che questi loschi figuri tolgano il disturbo
RispondiElimina