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mercoledì 31 luglio 2013

Gianluca Bonanno (Lega Nord) e la sindrome del texano: “Sodomita”!

Ci pensate? Spesso la mattina uscendo di casa incontro l'elettrauto, persona amabile, alla quale solitamente dico “Ciao”. Stamattina invece, lo voglio salutare con un inoffensivo “Buongiorno sodomita”. Ovviamente starò attento che fra le mani non abbia una batteria usata. Ma tant'è! Poi potrei fare la stessa cosa con il tabaccaio. Non correrei rischi perché i suoi Cohiba Laguito n. 6 costano 36 euro cadauno. Ebbene sì, una scatoletta da 10 sigaroni viene la bellezza di 360 euro. Infine potrei togliermi la soddisfazione di salutare un amico dicendogli: “Ohi, vecchio sodomita, come te lo senti oggi?” ricevendo per tutta risposta un “Ma che sei scemo!” che mi rovinerebbe la giornata. Per Gianluca Bonanno, deputato ma-guarda-il-caso-tu della Lega Nord, dare del “sodomita” a qualcuno non è un atto ingiurioso. Lo ha detto espressamente dopo aver dato della “lobby dei sodomiti” ai deputati di Sel. Era appena reduce da un'altra perla: “Sel equivale a Sodomia e Libertà”, ma ormai l'onorevole Bonanno deve ricorrere a questi mezzucci per far parlare un po' i giornali della sua miseranda figura di rappresentante vivente del nulla espanso. I deputati di Sel hanno ovviamente abbandonato l'aula, ma Gianluchino aveva raggiunto il suo obiettivo, per cui... chi se ne frega? E così, l'onorevole Bonanno ha voluto dimostrare a tutto il mondo che lui è una personcina acculturata, che sa usare anche le parole difficili e che, scorrendo ancora un po' il vocabolario dopo la lettera “S”, troverebbe la “T” e, scoperta sensazionale, potrebbe anche imparare il significato di “tribadismo”, quella pratica un po' così che Bonanno potrebbe mettersi in testa di applicare a un sano rapporto frizionante con le tette di una vacca da latte. A proposito, ricordate le quote? Ragassi, qui non si scherza più. Ai parlamentari della Lega Nord occorrerebbe far capire che c'è un limite a tutto e che a volte non basta alzare il telefono e parlare con la Kyenge di persona personalmente per risolvere un problema. Nè conta darsi pubblicamente dell'imbecille, come ha fatto Roberto Calderoli parlando di se stesso medesimo al Senato, per far scoprire al mondo che tipi di strani pesci sono i leghisti: il mondo lo sa già e ne ha preso atto. Nell'intera storia della Repubblica Italiana non è mai esistito un partito inutile come la Lega, neppure i socialdemocratici e i liberali di una volta arrivavano a tanto. Lontani dalla politica, dall'umanità e dal significato stesso della parola cultura, sono serviti solo a far arricchire ancora di più un ricco e a investire i denari dei rimborsi elettorali in Tanzania. La laurea del Trota, lo yacht e la Ferrari di Riccardo e la villa di Gemonio sono fuori da ogni seria discussione.
E ora faccio un discorso serio che riguarda questo blog. In quattro anni di vita e 397.603 contatti (a oggi), ho sempre tenuto aperto lo spazio dei “commenti” consentendo anche agli “anonimi” di postare. Da oggi, chi si trincera dietro “anonimo” non potrà scrivere più. In questi anni ho ricevuto decine di insulti, qualche minaccia, parecchie osservazioni di dissenso rispetto alle cose scritte e agli argomenti trattati. Nonostante tutto, non dovendo fare il politico né vendere giornali né vivere di pubblicità, ho lasciato che tutti si potessero esprimere. Ma c'è una categoria di commentatori che non sopporto più fisicamente, i correttori di bozze; quelli che leggono apposta i miei pezzi con la lente di ingrandimento per cogliermi in fallo (a proposito di sodomia) e a punzecchiarmi a ogni minimo errore invece di confutare, argomentando, le cose che scrivo, fatto che denota acredine, invidia, sudditanza mal gestita psicologicamente, malafede. I correttori di bozze, si sa, sono come i primi critici cinematografici, quelli degli albori: critici teatrali falliti. Un po' raccomandati, un po' perditempo, iniziarono a seguire una nuova forma di intrattenimento piccandosi di essere degli innovatori. Uno di questi, poi, mi perseguita da un po' e lo ha fatto anche ieri toppando, per altro, clamorosamente. Ma se sto sul cazzo a qualcuno perché questo qualcuno continua a leggermi? Mannaggia al masochismo! Sentite, amici lettori, nelle cose che scrivo ci metto la faccia. Perché non iniziate a farlo anche voi? 

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