Tutto
inizia da una telefonata di Mavalà al Nano Bifronte sdraiato al sole della
Sardegna. “Capo – dice Sir Biss Ghedini – qua c’è il rischio che la sentenza di
primo grado del processo Ruby ci sia tra novembre e dicembre”. Mavalà non
termina la telefonata che già Silvio ha convocato via telepensiero Alfano, Verdini, Bonaiuti e lo stesso Ghedini che un po’ barcolla. Appuntamento a Roma,
a Palazzo Grazioli. Silvio arriva mentre una girl gli sta ancora togliendo la
sabbia dai bermuda azzurro cielo-Forza Italia. “Signori – dice Nano Bifronte –
la situazione è drammatica. Dobbiamo assolutamente approvare la nuova legge
elettorale anche sottostando ai ricatti di quei mentecatti degli ex
demo-comunisti morti di fame. Non abbiamo scelta, il 2013 è troppo lontano, le
procure mi perseguitano, i giudici vogliono condannarmi prima della campagna
elettorale”. All’improvviso, in mezzo alla tundra di plastica, la riproduzione
in legno d’acanto della dacia di Putin e al modello scala 1:10.000 del Vesuvio
in giardino, Silvio ha visto di fronte a sé la sconfitta ad opera di quella
magistratura rossa che lo perseguita prima ancora che nascesse. Andare in
campagna elettorale con una condanna in primo grado per istigazione alla
prostituzione, pure minorile, non è cosa da poco. Certo, c’è sempre monsignor
Fisichella pronto a contestualizzare, a dire che Silvio non si è trombato una
minorenne pur procace, ma le ha semplicemente misurato la febbre come farebbe
un papà coscienzioso alla figlioletta. Certo il Papa, stavolta senza accento,
potrebbe pregare per lui, lo fa già per Formigoni, che problema ci sarebbe?
Certo, le tivvù a reti unificate potrebbero sempre dire che Silvio non è stato
condannato ma diversamente assolto però, alla fine, resterebbe l’ombra di una
condanna che potrebbe pesare davvero tanto sulla popolarità dell’ex Conducator
del Prosciutto Cotto Rovagnati e dell’efficacia quasi taumaturgica del Bilba di
Cadey. Pensate se in America, dopo una condanna del genere, il colpevole si
presentasse alla porta di qualsiasi casa, compresa quella del peggior ubriaco
del peggior sexy bar del Greenwich, a chiedere il voto, secondo noi l'inquilino metterebbe
mano alla Magnum 45 special e tirerebbe un colpo secco proprio lì, fra le
palle. In Italia, invece, si potrebbe correre il rischio che Silvio venga
accolto ancora una volta come un perseguitato, e tanto ci meriteremmo. Per farla
breve, la prossima settimana la nuova legge elettorale dovrebbe passare, una
qualsiasi, l’importante è che si vada al voto entro novembre. Il presidente
Napolitano dovrebbe sciogliere le Camere, far finire qui l’esperienza del
Professore e farci tornare alle urne sempre con lo stesso obiettivo, anche se
leggermente modificato: prima ci si andava per salvaguardare i cazzi di Silvio,
oggi per tutelare la sua fedina penale.
Sai che non è male affatto lo sfondo? Meno plumbeo.
RispondiEliminaan
Concordo con An, mi piace e mi piace il piglio dei tuoi ultimi pezzi.
RispondiEliminaalfred
Max ma che è quel marmo blu?
RispondiEliminaAntonio
ps.sono rientrato.