Che
tipo di cittadini siano i tifosi del Milan non lo sappiamo. Diciamo che
entrare nella loro visione del mondo ci interessa pochissimo, fino a quando
però, il loro essere cittadini rischia di far andare a puttane questo paese
ancora per i prossimi 5 anni. I sondaggi dicono che l’acquisto di Mario
Balotelli dal Manchester City, per 20 milioni di euro, abbia portato nelle
casse elettorali del Cavaliere, quei due punti percentuali di elettori in più che
dovrebbero assicurargli la vittoria in Lombardia. L’acquisto del Milan FC non fu
un atto d’amore, lo sanno tutti, ma continuare a giocare sulla passione sportiva
di una parte degli italiani per continuare a farsi i cazzi suoi, ci sembra una
furbata da parte di Silvio, una solenne minchiata da parte di chi continuerà
a votarlo. Invece di capire che per 20 anni, il Cavaliere ha tentato (spesso
riuscendoci) di ammansirci a panem et circenses per far passare le leggi ad
personam, la finanza ad personam, l’economia ad personam, le banche ad
personam, le assicurazioni ad personam, i tutor autostradali ad personam, la tv
digitale ad personam, la Costituzione ad personam e i piani regolatori ad
personam, milioni di italiani lo voteranno di nuovo perché ha portato Balotelli
al Milan. E poi ci chiamano “paese di pazzerelloni!”. Ma d'altronde, come dar
torto a Silvio che, mentre il Pd si ritrova con un’altra banca fra le palle che
gli svuota le casse elettorali, lui si assicura un pezzo da novanta del mercato
calcistico e continua a far sognare gli italiani rossoneri? Che poi la
Santanchè vada in televisione a dire che è vero che Mussolini è uno
statista, ci cadono solamente le braccia pronte a imbracciare una lupara di
nome Totò, se mai ne avessimo una a portata di mano. Ormai il ritornello della
stessa canzone, degli stessi maggiordomi, dello stesso satirone della politica
italiana, è partito. Nei panni del miglior Toto Cutugno, quello che ha scritto una
canzone e l’ha ripetuta ad libitum per vent’anni, gli scherani di Silvio tirano in ballo il Monte Paschi anche quando si parla di disoccupazione, di
tutela ambientale, di mercato mondiale, di import e di escort (non è un refuso,
nda). Hanno preso per le palle Bersani e gliele stanno strizzando così forte,
che al leader del Pd manca letteralmente il fiato. E poi, dopo che per tutto il
ventennio dell’E.B., il Capataz si è categoricamente rifiutato di sottoporsi a
un faccia a faccia televisivo (Rutelli lo sta ancora aspettando con le dieci
domande da rivolgergli), oggi i suoi sottoposti accusano Bersani di fuggire a gambe levate.
Paradossale ma vero. La verità dei Berluschini è esattamente quella dei
Ciellini: unica e incontrovertibile. Nessun dubbio mai. Solo certezze di
ripiombare nel baratro. Gli ultimi sondaggi (crediamo attendibili), dicono che
il Pd tiene ma che il Pdl è risalito fino al 19,2 per cento. Anche il
Professore sta salendo, mentre la dialettica claudicante, e un po’ troppo da
pm, di Antonio Ingroia, rischia di far precipitare Rivoluzione Civile in quella
zona di non-quorum rischiosa quanto non auspicabile. Beppe Grillo è lì. Sembra che
non ci sia però c’è. Gli ultimi rilevamenti lo danno al 13 per cento, che
significa comunque essere il terzo partito dell’arco parlamentare. Il quadro
della situazione, a oggi, fotografato l’esistente, è il seguente: o c’è qualche
inciucione pronto o a maggio si rivota. Questa volta con i forconi sotto i
palazzi della casta.
Domanda. Ma sono preferibili i forconi sotto i palazzi della casta o un mega-inciucio Pd-Monti?
RispondiEliminaRispondere prego.
Marco
Viva i forconi! Cazzo e aricazzo!
RispondiEliminaCarlo
Ma quanti posti di lavoro si potevano creare con quei 20 milioni per l'acquisto di Balutelli? Possibile che tra i tifosi del Milan non ci siano disoccupati, in gravi condizioni finanziarie, che si rendano conto di un tale sproposito e continuino a votare Berlusconi? (Silla)
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